Finite le feste tutti cercano di depurarsi e smaltire il cibo assunto in questi giorni. Dalle abbuffate, dunque, si passa alle diete, spesso, fai da te.
Protagoniste sono spesso le tisane: è proprio per tale ragione che è andata male ad una 47enne finita in terapia intensiva al Milton Keynes Hospital, nel North Buckinghamshire, dopo un collasso causato dall’abuso di tisane e acqua.
Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani inglesi, la paziente in questione avrebbe assunto un cocktail di erbe e integratori. I familiari, inoltre, hanno raccontato dell’assunzione di molta acqua, tè verde e tè alla salvia.
Gli esami effettuati sulla donna hanno rilevato livelli bassi di sodio nel corpo.
Parla l’esperto Stefania Incardona Consulente della Forever Living, azienda leader nella produzione di nutraceutici e integratori alimentari:
"La depurazione dell’organismo attraverso rimedi naturali, ossia piante officinali è una pratica antica. Nasce,infatti,con l’uomo.
La spinta ancestrale di utilizzare sostanze e composti naturali a scopo curativo rientra nelle prerogative di quell’istinto di sopravvivenza che si pone a fondamento dell’evoluzione delle specie. La terapeutica delle origini, nasce dalla razionalizzazione di questo bisogno ed è inseparabile dal medicamento.
Dalla preistoria sino all’avvento delle grandi civiltà, è presente una figura che possiede questo carisma di curare attraverso medicamenti naturali. Oggi ,questa figura, con i progressi in ambito- medico- scientifico e della Chimica corrisponde all’erborista o al farmacista o ad un professionista nel settore del Benessere.
Come esperta in questo settore, raccomando a tutti coloro che vogliono usare rimedi naturali per depurarsi come tisane, decotti o infusi di un abusarne e non ricorrere al “fai date” ma sempre avere la sorveglianza e la professionalità di chi ha esperienza.
Ogni integratore alimentare non è un farmaco, ma questo non significa che non possiede principi attivi (naturali,no di natura sintetica) con effetti collaterali dovuti ad un uso scorretto.
Alcune piante officinali, come il thè verde usato dalla signora in questione, hanno proprietà drenanti e diuretiche che assunte in eccesso possono provocare un abbassamento della pressione arteriosa e ridurre il contenuto di sodio nell’organismo.
Quindi è necessario seguire sempre le indicazioni del dosaggio indicato nel retro della confezione e il protocollo indicato dal professionista del settore.
E' consigliabile bere 1,5/ 2 L di acqua al giorno che corrispondono a 6-8 bicchieri, per garantire la giusta idratazione e favorire la diuresi fisiologica del nostro organismo da parte dei reni. Bere troppo poco o eccessivamente può avere conseguenze pericolose.
Inoltre, esistono in commercio dei protocolli per la depurazione e detossinazione dell’organismo a base di integratori alimentari, approvati dal Ministero della Salute, che, attraverso la sinergia di diverse piante officinali sostengono la fisiologica detossicazione operata dai nostri principali organi emuntori intestino e fegato, senza nessun rischio ed spiacevoli effetti collaterali.
Potete appronfondire l'argomento nel mio blog con l'articolo: Alcuni buoni motivi per iniziare un programma detossinante