Entra in vigore da oggi il nuovo DPCM firmato ieri dal Premier Conte, con il quale il Consiglio dei Ministri ha prorogato al 31 gennaio 2021 lo stato d’emergenza.
Il nuovo documento conferma le misure dei precedenti decreti ed introduce significative novità riguardanti l’utilizzo dei presidi di sicurezza personale.
Stretta dunque sulle mascherine e sul loro utilizzo, misura resa necessaria a causa dell’ innalzamento della curva dei contagi negli ultimi giorni che non fa ben sperare per i prossimi mesi. Il Governo vuole correre ai ripari per evitare di imporre nuovamente ulteriori strette o – nella peggiore delle ipotesi, qualora la situazione precipitasse – una nuova chiusura nazionale.
La mascherina andrà sempre portata dietro, in tasca o in borsa, ed indossata naso-bocca sempre anche all’ aperto. Il presidio è obbligatorio sui mezzi di trasporto pubblico, in macchina quando non si viaggia con congiunti, nei luoghi chiusi (uffici, negozi, bar, ristoranti o altro ). Non c’è obbligo di indossarla nella propria abitazione, anche se è consigliato indossarla nel caso si ricevano amici o parenti non congiunti. Il testo prevede delle eccezioni: casi di vulnerabilità o disabilità incompatibile con l’ uso del presidio, bambini al di sotto dei 6 anni, in caso di attività sportiva e chi vive isolato in campagna o in montagna.
Sono previste anche multe per i trasgressori fino a 1.000,00 Euro.
Conte, parlando ai giornalisti, ha ricordato il principio della “non ingerenza” dello Stato nel focolare domestico, principio liberal-democratico lo ha definito, ma ha invitato tutti alla responsabilità e alla prudenza anche in famiglia, nel rispetto della salute propria e di quella degli altri, congiunti compresi.
"Abbiamo ritenuto opportuno e necessario - ha dichiarato inoltre - recuperare quel rapporto tra Stato e regioni che avevamo costruito nella fase più dura: d’ora in poi le regioni potranno adottare misure più restrittive rispetto a quelle adottate a livello nazionale e saranno limitate nelle misure di allentamento, lo potranno fare solo d’intesa con il ministro della Sanità".
Altra importante misura prevista dal nuovo Dpcm riguarda i tamponi obbligatori per chi rientra da Gran Bretagna, Olanda, Belgio e Repubblica Ceca.