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La Festa dell' Immacolata, tra storia e tradizione

Una ricorrenza

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“Tota Pulchra es Maria et macula originalis non est in te” così da secoli ci si rivolge, con il canto, alla Vergine Immacolata, che la Chiesa Cattolica ricorda e festeggia solennemente giorno 8 Dicembre.

Il Tota Pulchra -riportato nel Cantus Mariales- è uno degli inni mariani di più antica tradizione cristiana e tra i più noti nell’Occidente e racconta della Concezione Immacolata di Maria, di come la Madre di Gesù fu santificata dalla divina grazia fino dal primo istante del suo concepimento (concepta) perché destinata ad essere la madre del Salvatore: per questo Maria è considerata e venerata come la più Santa di tutte le creature.

LImmacolata Concezione, dunque, per la Chiesa Latina è un dogma: definisce cioè una verità assoluta, inopinabile, inoppugnabile, cioè valida sempre ed è uno dei dogmi mariologici di più recente definizione benché il suo contenuto fosse più o meno concordemente acquisito già a partire dal II secolo.

Da dove nascono il culto e la devozione per l‘ Immacolata?

Un primo passo concreto fu fatto nel XV secolo quando il Papa Sisto IV introdusse la festa liturgica pur non pronunciandosi sul piano dogmatico. Papa Alessandro VII nel 1661 emanò la bolla chiamata “Sollicitudo”, dove si esprimeva favore dell’istituzione della festa. Nel 1708 Clemente XI rese universale la festa dell’Immacolata.

Occorrerà però attendere il 1854 quando Papa Pio IX proclamò la Concezione Immacolata della Vergine con la Bolla Ineffabilis Deus stabilendone il culto per tutto l’orbe cattolico.

Moltissime le Chiese, le piazze ed i monumenti dedicati all’ Immacolata il cui culto si diffuse rapidamente in Sicilia, di cui è Patrona, grazie anche all’opera dei frati dell’ordine Francescano che contribuirono ad alimentarne il culto appunto in tutta la provincia di Ragusa ed in particolare a Vittoria.

Scrive il La China, nel suo “Vittoria dal 1607 al 1890” che già dal 1732, nella nostra città, esisteva una confraternita (non più esistente) dedicata all’Immacolata sorta presso la Chiesa delle Grazie dove, tutt’oggi, si celebra con solennità la festa con il canto dello Stellario – di antica tradizione - e la processione esterna della bella statua della Vergine.

Tante pure le tradizioni locali, enogastronomiche, fieristiche e più mondane, legate alla 8 Dicembre: sagre, feste di paese, concerti e quelle tipicamente religiose come l’omaggio floreale del Papa a Roma in p.zza Navona e la consacrazione all’Immacolata di molte città -come ad esempio la città di Ragusa- che rinnovano il rito il giorno ad Ella dedicato.

Bellissimi i canti popolari, le novene dedicate alla Madonna che si cantano e si tramandano da generazioni. Vi proponiamo uno stralcio di uno in particolare, cantato da secoli a Vittoria di intensa e suggestiva bellezza e poesia: lo Stellario definito “una vera perla della teologia e pietà mariana”

“O Concetta Immacolata

Fosti eletta dal gran Padre

Del Suo Figlio, degna Madre

Fra le amate la più amata

O Concetta Immacolata ( Ave)

 

Non fu mai verginitade

La più bella, la più chiara

Del Dio figlio Madre cara

Fosti, O Vergine sacrada

O Concetta Immacolata ( Ave)

Non potevamo concludere se non citando la secolare efelice espressione di San Bernardo: De Maria numquam satis (da Sermo de nativitate Mariae, PL 183, 437D) ovvero: di Maria non si dirà mai abbastanza e forse poco abbiamo detto di questa bella festa e tradizione Vittoriese che andrebbe riscoperta, valorizzata e soprattutto preservata.

La redazione del Vittoria daily si associa oggi agli auguri per tutte le Lettrici che portano il nome: Concetta, Maria Concetta, Immacolata ed in particolare alla nostra cara Direttrice Concita Occhipinti.

 

 

 

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