Alla fine ce l’ha fatta. Il Governatore Musumeci ha mantenuto la propria parola ed ha incontrato – questa mattina a Palazzo Iacono - una delegazione del “Comitato anticrisi agricoltura Sicilia” che da ieri ha attivato un presidio al Comune per chiedere di poterlo incontrare.
Da giorni si assiste ad un “massacro” del nostro prodotto presso il mercato ortofrutticolo di Vittoria e sui mercati regionali e nazionali, con prezzi bassissimi, ridicoli, quasi offensivi oltre che lesivi, che non tengono conto della fatica, delle spese ed ancora del lavoro di tanti lavoratori ed aziende che vivono della propria produzione, del lavoro della terra.
L’intera economia di una città in crisi, la situazione al collasso!
Hanno deciso di protestare ed “occupare” simbolicamente e pacificamente il Comune, centro nevralgico e strategico della vita politica ed amministrativa della città ed avevano chiesto a gran voce un incontro urgente con il nuovo inquilino di palazzo d’Orlèans a Palermo.
Al comitato era stato proposto un vertice a Palermo, ma gli stessi hanno rifiutato chiedendo che Musumeci venisse a Vittoria per vedere con i propri occhi il prodotto invenduto al Mercato Ortofrutticolo o nelle piante, all’interno delle serre, perché non può essere raccolto.
“Ho subito raccolto –aveva dichiarato ieri il Governatore Musumeci, accogliendo l’invito a Vittoria - il grido d’allarme degli agricoltori del ragusano che interpretano uno stato d’animo diffuso in tutta l’Isola. Domani vorrò ascoltarli e decidere, insieme, le possibili soluzioni da adottare subito e a media scadenza. Roma dovrà cominciare ad ascoltarci”.
Ed oggi ha mantenuto quella promessa dichiarando:
Cercheremo di risolvere il problema, soprattutto per accogliere le proposte degli agricoltori, la Regione farà tutto quello che sarà possibile e necessario fare intervenendo sul governo nazionale applicando una normativa propria se rientra nella fattispecie della crisi di cui stiamo parlando.
"Cercamente aldilà del caso contingente ormai non si può più tollerare una invasione dei nostri mercati, una concorrenza sleale che non consente ai nostri produttori neppure di recuperare le spese dell'annata agraria e mi chiedo la grande distribuzione organizzata "cosa fa" continua a restare alla finestra? Non crede di doversi responsabilizzare per intervenire? Io credo che abbiamo il dovere di rimuovere gli ostacoli che si sono ormai consolidati negli anni e di fronte ai quali dobbiamo tenere alta la testa."