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DiGiacomo: "L'aereporto non faccia la fine di Turi Papuni"

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La decisione di  ieri a Comiso dai vertici di Soaco in sede di approvazione del bilancio durante l'assemblea dei soci è chiara:

"Si andrà avanti, cauti e con riserva"

Durante l'assemblea si è discusso anche dei bandi per le compagnie aeree che sono diventati tre, dell'aumento dei collegamenti per Roma e dell'iter per il riconoscimento della Continuità territoriale in Sicilia.

Si attende dunque una convocazione a Roma per la predisposizione del bando di gara, che una volta ottenuta i siciliani potranno ricevere tariffe agevolate sui voli con tagli anche del 50% sul costo dei biglietti.

L'on.Pippo Digiacomo a riguardo:

 “Senza la forte capitalizzazione e senza i soldi stanziati sul bilancio regionale per i controllori di volo, l'aeroporto di Comiso sarebbe già andato in default da tempo. Adesso speriamo che queste nuove rotte non subiscano i ritardi insopportabili di quelli finanziati dai fondi Insicem da un anno e mezzo e non ancora attivate. Paradossalmente -continua Digiacomo- il pubblico viaggia più velocemente del privato e l'aeroporto continua ad accumulare perdite. Inoltre va implementata l'attività Cargo, cosa per la quale lo scalo è stato finanziato e di cui non abbiamo traccia. E conclude dicendo: Quindi il socio privato cambi passo perchè non vorremmo che l'aeroporto faccia la stessa fine di Turi Papuni di cui ce ne è bastato uno...”

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