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Marco Di Stefano: intervista prima del flash mob al Golden

Si mette in gioco anche l'attrice locale Angela Stallone

redazione
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Marco Di Stefano, attore, regista teatrale e cofondatore del Teatro della Comunità. Adesso impegnato, in occasione di un progetto teatrale all’Istituto Caruano con i bambini per un forte percorso di integrazione fra gli scolari diversamente abili e i loro compagni normodotati.

Che cosa avete realizzato fino ad oggi per i ragazzi di questo istituto?

“C’è un percorso a livello di concentrazione di gruppo di consapevolezza e di gioco teatrale dei ragazzi. Si sono mossi con più determinazione e più concentrazione. Questa nuova generazione è molto diversa dalla precedente. I tempi cambiano, ormai ho visto molte generazioni di ragazzi attraverso l’insegnamento e i laboratori. Sono ragazzi dalla fortissima concentrazione, un po’ la perdono, un po’ la ritrovano. Questa cosa stupisce e da un certo punto di vista lascia perplessi perché è vero che c’è grande vitalità, energia ma è anche vero che è come se ci fosse una difficoltà nella profondità delle cose. Naturalmente sono piccoli atteggiamenti e che con la crescita ognuno modifica come vuole. Niente di definitivo ma è un atteggiamento che va registrato.”

Come si muove il gruppo? Quando andrete in scena e in cosa si esibiranno questi piccoli attori?

“Il gruppo va molto bene è composto da ottanta persone e stiamo preparando un flashmob al cinema Golden per venerdì 6 maggio, alle ore 9,30. Verranno tutti i ragazzi della scuola e tutti i parenti e i genitori, ovviamente, ad assistere allo spettacolo.Alcuni genitori hanno partecipato all’allenamento e questo è un tentativo. Certamente si può fare di più e si può fare di meglio. Mi auguro in futuro sia possibile una maggiore integrazione fra genitori e ragazzi diversamente abili. Ci auguriamo di migliorare. Questo è un nostro primo esperimento, quindi proviamo con diversi tentativi.” Molte prove, un allenamento intenso e in pochi giorni… “Stiamo costruendo questo happening domani ci sarà un ulteriore appuntamento dalle ore 15,00 alle ore 18,00 e poi, l’ultimo giorno faremo l’happening organizzato sul palcoscenico utilizzando il palco in tutta la sua lunghezza e larghezza e soprattutto, facendo sentire i ragazzi liberi di esprimersi con il loro corpo sul palco.”

Come vedi i ragazzi di questa generazione? Hanno una fisicità scattante o sono poco pratici del ritmo del teatro…?

Molto spesso i ragazzi, al di là degli impegni, passano le ore seduti tra scuola e studio: tutto ciò modifica il corpo e le persone fanno fatica ad alzarsi dalla sedia. Nelle atre civiltà la sedia non è neanche concepita e le persone si siedono accucciate. Qui si sviluppa una fisicità completamente diversa: è come se il nostro corpo fosse spaccato a metà. L’importante è che da bambini non si debba perdere l’elasticità, la flessibilità, la capacità di stare al suolo, di giocare per terra, trovando a volte bambini molto rigidi abituati a stare seduti. Invito, quindi, tutti i genitori a stare attenti perché rotolarsi per terra fa bene, rotolarsi sull’erba fa bene. Avere una elasticità con le mani e stare con i piedi per terra fa bene alla schiena del bambino e rende una persona più elastica e flessibile nel corso degli anni. Così come facevamo noi da bambini che giocavamo per ore ed ore in piazza. Mi raccontavano alcuni bambini che loro in piazza non ci vanno perché non c’è nessuno e questa è una cosa molto triste. Quello che per noi era una cosa normale ossia giocare per strada, è diventata una cosa strana. Il mondo virtuale è diventato per loro un compagno di vita. Come riuscire a scardinare questo sistema che sembrerebbe radicalizzato? I ragazzi stanno con i loro telefonini, con i tablet, con i loro video giochi dove immaginano di fare chissà cosa quando invece giocare con i giochi più semplici come a palla, a nascondino non esiste assolutamente anche se dovrebbe essere una ragione in più per stimolarli. Trovare allora, una fisicità nel senso di gioco, credo sia fondamentale per la fantasia nell’età dello sviluppo di un bambino.”

Artisti che partecipano al tuo laboratorio?

“Si, partecipa al mio laboratorio, la giovane attrice Angela Stallone, si è messa in gioco ed è una parte fondamentale nelle attività di laboratorio.”

www.teatrodellacomunita.com

Ufficio Stampa  Marco Di Stefano e Angela Stallone

Concita Occhipinti , giornalista

Info: 3386160604

In foto: Angela Stallone Lucia Palummeri Marco Di Stefano Sebastiano D'Angelo

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