Il teatro è vita e soprattutto vuol dire esprimersi attraverso il corpo. Chi meglio lo può rappresentare se non Marco Di Stefano cofondatore del Teatro della Comunità in tutto il mondo.
I percorsi di inclusione sociale e integrazione scolastica sono dei passaggi di vita quotidiana che devono assolutamente essere parte integrante del nostro vivere.
Presso l’Istituto Caruano sono presenti scolari diversamente abili e tutti saranno i protagonisti del teatro di Marco Di Stefano che concretizzerà uno spettacolo assieme a una vasta scolaresca in nome del principio prioritario di integrazione scolastica a partire dal 2 maggio al 6, con messa in scena, anche dei genitori.
Il progetto studiato dall’istituto Caruano avrà forma grazie alla sperimentazione del Teatro Fisico, realizzato a Macerata e a Roma dal regista teatrale Marco Di Stefano e la coreografa e danzatrice russa Tanya Khabarova.
Il teatro fisico libera la persona-attore dal conformismo della cultura in cui vive per proiettarsi verso la natura istintiva, ossia quella immediata. Uno stile teatrale, dunque, che ha come protagonista il movimento del corpo attraverso la libertà espressiva comunicando la profondità dei propri impulsi interiori.
I protagonisti di questa straordinaria avventura sono gli alunni diversamente abili e gli alunni normodotati con lo scopo di aumentare le competenze comunicative verbali e non verbali; gioire della scoperta e dello sviluppo delle potenzialità espressive del proprio corpo; fare nuove sperimentazioni sulla propria espressività attraverso il gesto, la voce, i colori, gli oggetti, il suono, il racconto, il movimento; migliorare la dimensione relazionale all’interno del gruppo; raggiungere la piena autonomia personale.
Una nuova avventura per gli scolari del Caruano, entusiasti a priori di incominciare un percorso teatrale basato sulla condivisione, sulla fratellanza e sull’integrazione.