Il Gruppo consiliare Uniamo Acate ha inviato una nota mediante la quale spiega la dinamica di una seduta consiliare del Comune di Acate e, di conseguenza, il comportamento del Presidente del civico consesso, Gino Licitra: “Alcuni giorni fa i consiglieri comunali che stanno insieme pubblicano un documento copiato in cui attaccano il vicepresidente Vincenzo Eterno perché, a loro dire, non è riuscito ad interpretare l'art. 20 dello statuto e quindi a convocare il consiglio comunale. E visto che LEGGIRI È DI TUTTI, CAPIRI È DI PICCA ci pensa l'illustre S.E. presidente ripetente Gino Licitra, esperto di giurisprudenza amministrativa. Ecco fatto!!” Continua la nota a delineare la situazione emersa su una presunta modifica della normativa: “L'illustre presidente "ripetente" convoca un consiglio comunale del tutto illegittimo (questo perché CAPIRI È DI PICCA) e con il suo abusupotestatis chiede al Segretario Generale una forzatura. Ma come!? Colui che denuncia giornalmente per il rispetto della legge chiede al Segretario, il garante legale dell'ente, una forzatura.” I consiglieri di Uniamo Acate infine dichiarano:“Nonostante l'infortunio giuridico dell'illustre presidente ripetente, di voler continuare con la seduta per spiegare ai cittadini la situazione finanziaria attuale che non consente di pagare i fornitori e il pagamento degli emolumenti ai dipendenti; ma l'illustre presidente "ripetente", oltre a non riuscire ad essere super partes non è in grado di tenere la calma tra gli scranni del consiglio e si vede obbligato a rinviare la seduta per tumuri (presidente si dice TUMULTI). Quindi, invitiamo il presidente ripetente a lasciare le manette e a studiare lo statuto comunale prima di studiare il modo come non andare a lavorare.”