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Riceviamo e pubblichiamo da Walter Cavanna

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La scriminante del diritto di cronaca non è un’esclusiva per giornalisti professionisti. Anzi, non è neppure una prerogativa da status da riconoscere ai soli iscritti all’albo (quindi anche ai pubblicisti), perché il diritto di informare, o quantomeno di far circolare informazioni, nella società liquida dei social network spetta a «tutti».

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la seguente lettera inviataci dal dott. Walter Cavanna che rendiamo pubblica in quanto riteniamo che qualsivoglia ingiustizia deve essere portata a conoscenza. Questo è lo spirito del nostro Blog. 

 

"In riferimento alle mie dichiarazioni, inconfutabili, e alla successiva intervista andata in onda sabato u.s. su In Sicilia TV a cura del dott. Angelo di Natale, ho ricevuto diversi attestati di stima e solidarietà che mi aiutano certamente emotivamente.

Torno sull’argomento poiché, pur sforzandomi di dare una spiegazione plausibile all’avvenuta archiviazione, nonostante una opposizione alla stessa lunga e dettagliata, non riesco, da solo, a comprendere le motivazioni che hanno portato a questo epilogo. 

Mi chiedo cosa ho fatto di sbagliato e in cosa non sono stato chiaro nell’esposizione della mia vicenda.

Ho letto e riletto non so quante volte la decisione che ha portato il giudice ad archiviare la mia richiesta di querela nei confronti di chi ha rilasciato dichiarazioni calunniose e infamanti.

Per questo motivo allego due documenti alla presente (foto a corredo) ed esprimerò le mie perplessità in merito, ferma restando l’assoluta fiducia nella Giustizia.

Adesso, non so se sono io che non comprendo l’italiano ma ciò che mi risalta dall’esame dei due
documenti, strettamente correlati tra di loro, è che:
Il giudice, credo, abbia letto solo l’oggetto del documento e non si sia addentrato nel contenuto che è ben
diverso da quanto motivato.

Infatti la riunione non era affatto informale – che poi davanti a un reato non capisco la differenza tra la
formalità e informalità – e non era stata indetta per discutere della “ Procedura di assegnazione di n. 6 box
presso il Mercato Ortofrutticolo di Vittoria” come riportato nell’oggetto ma, come viene chiaramente detto
e scritto: “ Durante l’incontro relativo alla nota prot. N. 30401 del 24 luglio 2018 del Dott. Cavanna
Walter, avente per oggetto – bando per l’assegnazione di n. 6 box presso il mercato ortofrutticolo di
Vittoria. Verbale n. 4 del 26 aprile 2018 della Commissione di gara”.
Erano riuniti per discutere la mia nota inerente alle false dichiarazioni rese sempre dallo stesso individuo
che asseriva in quel verbale n. 4 che io non gli avessi consegnato i documenti richiesti.
Cosa smentita con la telefonata registrata.
Non contento di tutto, ciò in quella riunione dichiarò ciò che tutti potete leggere e che ha portato i firmatari
della nota, giustamente e correttamente, a inoltrare tutto alla Procura.
Da qui sono scaturite le indagini a mio carico per corruzione.
Inoltre, proseguendo nella lettura, ci si rende chiaramente conto delle baggianaggini dichiarate per le quali
ho trascorso due anni e mezzo di vicissitudini che non auguro nemmeno al mio peggior nemico.
Che io andassi in giro per la città con una “Smart” con il logo DO.RO.
Totalmente inventato e falso.
E che io mi fossi attivato per le minacce ai componenti della Commissione!
Quindi la DO.RO. mi avrebbe corrotto con 90.000 euro e io pur sapendo che, per la regolarità della
documentazione esaminata, risultava probabilmente assegnataria, cosa che dichiara lui stesso – quindi non
ci sarebbe manco stato bisogno di esborso - avrei messo in moto un meccanismo aberrante per fare
annullare la gara.

Ma complimenti! 

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