La città si ferma nel ricordo di Alessio e Simone D’Antonio, per un momento celebrativo e commemorativo, carico di emozione e commozione.
E’ stato intitolato ieri mattina, alla memoria dei due bambini, il giardino interno di Palazzo Iacono, sede del municipio ipparino, alla presenza delle autorità civili, militari, politiche e religiose, delle famiglie D’Antonio, dell’ Istituto Portella della Ginestra, dei compagni dei due piccoli bambini e di tanti cittadini che hanno voluto rendere loro omaggio.
Vittoria non dimentica e ieri ha dimostrato – ancora una volta – la propria vicinanza, stringendosi alla famiglia, come comunità cittadina sana ed operosa, desiderosa di riscatto e di giustizia.
Una tragedia che ha scosso gli animi di tutti, non solo a Vittoria o in Sicilia, ma che ha anche risvegliato molte coscienze nella società civile.
L’intitolazione era stata fortemente voluta dalla Commissione straordinaria che regge attualmente il Comune vittoriese dopo lo scioglimento per mafia, per lanciare un messaggio forte alla città; annunciata dal Commissario Dispenza subito dopo i funerali dei due piccoli bambini, adesso è diventata realtà. Uno spazio verde, un giardino, nel cuore delle istituzioni, nel cuore pulsante della città, nel luogo simbolo di democrazia e giustizia.
“Un luogo di sterpaglie e rifiuti – commenta Filippo Dispenza – questo era prima il giardino. Ho cercato di guardare oltre e credo non ci sia spazio più bello all’interno di un luogo che rappresenta la città di Vittoria. Qui i due bambini saranno ricordati per sempre e saranno monito per tutti”,
Ad animare la cerimonia, i canti splendidamente eseguiti dal coro polifonico delI’Istituto Portella della Ginestra e dall’ orchestra della stessa, diretto dalla M. Gabriella Artimagnella. La scuola, frequentata dai due bambini, era rappresentata da una delegazione capitanata dalla Dirigente Daniela Mercante.
Il vescovo di Ragusa, mons. Cuttitta ha poi benedetto la targa di intitolazione tra la generale commozione dei presenti.
“Un giardino di pace e tranquillità per venire a riflettere nei giorni bui. Perché la memoria dei due bambini non si spenga mai”. Queste le parole delle mamme di Alessio e Simone a margine della giornata.
Un giardino in cui i fiori più belli saranno loro: Alessio e Simone.