Ne avevamo dato notizia qualche giorno fa: a causa dei marosi della scorsa settimana, una colonia di orate ha invaso i bacini prospicienti le nostre coste, per la gioia di centinaia di pescatori e appassionati, che hanno potuto godere di questa manna inaspettata e vendere il prodotto a buon mercato.
Il disastro era avvenuto nell’azienda ittica Acqua Azzurra, di Portopalo, vivaio tra i più importanti fornitori nel mercato della GDO in Italia, soprattutto nel mercato del biologico, che ospita uno dei centri di riproduzione con vasche per lo svezzamento e uno stabilimento mastodontico, destinato alla lavorazione e spedizione dei prodotti ittici lavorati.
Il sito in mare dell’azienda, davanti la spiaggia di Morghella, a circa 2 miglia (3,6 km) dalla costa, su fondali che vanno dai 30 ai 40 metri, erano stati fortemente danneggiati dalle recenti mareggiate, che hanno distrutto 26 delle 36 gabbie/stie facendo uscire tonnellate di spigole e orate.
Un danno enorme per l’azienda con una perdita che si stima intorno ai sedici milioni di euro e che ha costretto l’azienda ad avviare la procedura di licenziamento per 95 lavoratori.
Se da un lato decine di piccole e medie aziende ittiche hanno esultato per la abbondante e “miracolosa” pesca in mare, dall’ altro 95 famiglie piangono la perdita del posto di lavoro.
foto di repertorio