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Lotta al bracconaggio e controlli serrati: la Polizia provinciale denuncia 56 cacciatori

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Sono stati denunciati dalla Polizia Provinciale ben 56 cacciatori nell’ambito delle attività di controllo durante la stagione venatoria 2018/2019, caratterizzata dalle decisioni della Magistratura amministrativa di stravolgere il calendario venatorio, decisione impugnata dalle associazione di categoria.

Il Tar regionale, con ordinanza del 19 settembre 2018, confermata in buona parte dal Consiglio di Giustizia Amministrativa, aveva di fatto sospeso molte parti del calendario venatorio ed in particolare la caccia al coniglio selvatico che costituisce la specie più ambita dai cacciatori; decisione che – tuttavia – non ha scoraggiato la caccia illecita dei bracconieri.

“In conseguenza di ciò – dichiara il comandante provinciale della Polizia provinciale Raffaele Falconieri – anche l’attività di vigilanza è stata adattata al mutato calendario venatorio, con l’intensificazione dei servizi antibracconaggio in tutto il territorio ibleo, anche nelle zone dove, negli anni scorsi tale fenomeno è stato, per esperienza, poco diffuso. A fronte di un numero di cacciatori controllati quasi dimezzato, è stato accertato quasi il doppio dei reati dell’anno precedente”

Continua Falconieri: “Nel complesso, la Polizia Provinciale di Ragusa ha denunciato all’Autorità Giudiziaria n. 56 cacciatori (21 prima dell’apertura della caccia e 35 in piena stagione venatoria) per le ipotesi di reato che vanno dall’esercizio della caccia con mezzi vietati (furetto, richiami elettroacustici ed altro) all’abbattimento di specie non cacciabili (fringillidi, cornacchie grigie, strillozzo), all’abbattimento di specie in periodo non consentito, furto o tentato furto venatorio, esercizio della caccia in area protetta. In un caso si è proceduto all’arresto del bracconiere per porto in luogo pubblico di arma clandestina. Sono stati sequestrati 40 fucili, 3026 cartucce a pallini, 12 richiami elettroacustici, 9 furetti, n. 15 trappole e n. 22 gabbie per la cattura rispettivamente di conigli e uccelli, ed ancora bastoni, fari, reti per uccellagione, funi e altro materiale ancora. Sono state inoltre contestate n. 21 infrazioni amministrative la maggior parte per la mancata annotazione dei dati di caccia sul tesserino o per superamento del limite del carniere o per caccia in ATC non autorizzato. Va rilevata l’aumentata presenza di cacciatori maltesi nella nostra provincia, che in diversi casi hanno esercitato l’attività venatoria in violazione della relativa normativa”.

La Polizia venatoria ha inoltre esteso la vigilanza anche alla pesca nelle acque interne della Provincia per la salvaguardia delle specie ittiche, in particolare alla diga di Santa Rosalia ed al fiume Irminio, luoghi di maggior concentrazione di pescatori.

I controlli, anche in questo caso, hanno portato alla contestazione di n. 33 violazioni amministrative al regolamento provinciale per l’esercizio della pesca sportiva con il sequestro di n. 47 canne da pesca, n. 40 mulinelli, ami, esche e guadino
dell’anno”. (foto di repertorio)

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