Si riparte. Ed archiviata la sconfitta di domenica scorsa in Supercoppa, è tempo di campionato per il basket femminile. Le Aquile biancoverdi della Passalacqua partono alla volta di Napoli, sede dell’Opening day di serie A1 per affrontare nella prima giornata (match in programma domenica alle ore 16,15) il Cus Cagliari. La settimana di allenamenti sta proseguendo nel verso giusto. Il gruppo si sta amalgamando ogni giorno di più. Anche l’ultima arrivata, Camille Little, si sta inserendo al meglio negli schemi di gioco. “Little è in ottime condizioni – dice il medico sociale della squadra, Nello Bocchieri – Lia Valerio sta migliorando e si sta inserendo gradualmente”. Lo stesso Bocchieri, domenica mattina a Napoli all’hotel San Mauro, terrà l’incontro obbligatorio "La gestione della cartella clinica dell'atleta: aspetti clinici e medico-legali", rivolto ai medici e ai masso fisioterapisti” .
A presentare le prossime avversarie è invece l’assistant coach Maurizio Ferrara: “Dopo le difficoltà della scorsa stagione – afferma – Cagliari quest’anno sta ripartendo ed ha costruito una buona squadra, con giocatrici che possono fare bene soprattutto per ciò che riguarda il quintetto titolare. L’unica rimasta dello scorso anno è il capitano Cinzia Arioli, che è la guardia titolare; altra conoscenza è Milic, lo scorso anno a Lucca: un centro che ha buona tecnica e sotto canestro è un punto di riferimento. Le due ali sono Benic, che è la comunitaria, atleta dalla buona tecnica e buon senso del canestro, e Chesta, giocatrice pericolosa soprattutto in attacco. Playmaker della squadra è l’americana Samantha Prahalis, giocatrice che ha grande trattamento della palla e che è molto pericolosa. Dalla panchina escono Giulia Gombac, lo scorso anno a Trieste e Lidia Oppo che è il cambio della guardia”.
Intanto, ritornando al match di domenica scorsa, è il presidente Gianstefano Passalacqua a chiedere scusa ai tifosi: “Mi scuso a nome di tutto lo staff per la pessima prestazione messa in campo domenica scorsa, principalmente verso gli appassionati ragusani che erano presenti a Schio. Abbiamo avuto modo di effettuare un confronto con staff tecnico e team per evitare che quanto successo (che comunque è stata la prima volta in tanti anni) riaccada”.