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Lavori al Parco San Bartolo, interrogazione di Riccardo Terranova

Redazione
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Il presindete del club Forza Italia di Vittoria, Riccardo Terranova, ha scritto al sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, per chiedere chiarimenti sui lavori in programma al Parco di Serra San Bartolo. In particolare, Terranova chiede lumi sulla Delibera di Giunta Municipale n° 363 06/08/2015- Decreto ingiuntivo liquidazione parcelle  progettisti “Costruzione Parco di Serra San Bartolo".

Questo il testo dell'interrogazione: 

 

Il sottoscritto, nella qualità e come cittadino di questa Città, premesso:

che con Delibera di Giunta Municipale n.1315 del 20/07/1988 sono stati incaricati alcuni liberi professionisti per la redazione del “Progetto generale esecutivo Parco in C.da Serra S. Bartolo”;
che il progetto è stato finanziato dall'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, con Decreto n. 1755/1989;
che i lavori sono stati ultimati in data 29/04/2003;
che, da parte dei progettisti, solo dopo 7 anni, ossia, in data 10/02/2010, sono state presentate alla DIREZIONE PROGETTAZIONE E LAVORI PUBBLICI le fatture di liquidazione parcelle;
che i lavori sono stati collaudati solamente dopo 8 anni dalla ultimazione dei lavori, ossia in data 10/02/2011;
che la richiesta di accreditamento somme (€ 113.070,31) per ultimare i pagamenti dovuti ai progettisti è stata presentata dalla Direzione sopracitata alla Regione solamente dopo 8 anni dall’ultimazione dei lavori e dopo oltre 30 mesi dalla data di presentazione delle parcelle, ossia il 27/08/2012;
che con nota prot. n. 62055 del 07/11/2012 l'Assessorato Regionale competente in esito alla richiesta accreditamento somme di cui sopra informa il Comune “che le somme residue sono state definitivamente cancellate alla chiusura dell'esercizio finanziario 2009 e pertanto la richiesta di accreditamento non può essere accolta”, ciò a seguito della mancanza di interesse dimostrata dal Comune ;
che a seguito della mancata liquidazione delle parcelle e di tale mancato finanziamento i progettisti in data 23/4/2015 hanno fatto pervenire al Comune un ricorso per Decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Ragusa;
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che l’Amministrazione comunale, su richiesta e pronunciamento del Dirigente della Direzione Progettazione e Lavori Pubblici, con la Delibera 363 del 06 agosto 2015 ha ritenuto di chiudere la faccenda relativa al 1° stralcio della costruzione del Parco in oggetto, ossia liquidando le parcelle ai progettisti, gravando però sulle esangui casse comunali, con conseguenze per il bilancio a seguito della concretizzazione di un debito fuori bilancio per complessivi € 50.841,00;
che la competenza a deliberare è demandata al Consiglio Comunale ai sensi dell’Art. 194 lett. a) del D.Lvo. 267/2002;
che il Dirigente del Settore Politiche Finanziarie e Bilancio ha meritoriamente prodotto all’Amministrazione Comunale alcune note (prot. 617 del 01/07/2015 – 688 03/08 2015 – 692 05/08/2015), allegate alla Delibera, con le quali ha evidenziato non poche perplessità sulle procedure adottate dal Dirigente del Settore Progettazione e Lavori Pubblici che hanno caratterizzato i fatti sopra elencati in premessa, evidenziando “grave illegittimità procedurale” e chiedendo “ con estrema urgenza un intervento degli Organi amministrativi dell’Ente, che consenta di riportare di riportare al pieno rispetto delle norme vigenti l’azione amministrativa ” relativa alla vicenda di che trattasi. Inoltre denunzia che “è evidente che il peso dei Debiti Fuori Bilancio maturati negli ultimi dodici mesi incide negativamente sugli equilibri di bilancio e si ritiene che possano impedire il corretto funzionamento dell’Ente. Proseguendo nel testo delle note medesime aggiunge che “sono oramai decine le procedure di riconoscimento Debiti Fuori Bilanzio in violazione dell’Art. 183 del Testo Unico degli Enti Locali” ;
che detti rilievi sono stati condivisi e sottoscritti in Delibera dal Segretario generale del Comune;
che il Dirigente del Settore Progettazione e Lavori Pubblici con nota prot. 196/UPI del 15/7/2015 ha affermato che non gli è stato possibile ricostruire a livello documentale i termini della vicenda: “si sottolinea l’impossibilità a ricostruire nell’immediato i fatti pregressi in quanto riguardanti un periodo temporale che inizia dal 1988 fino ad oggi, che quest’ufficio comunque sta cercando di ricostruire”;
che in Delibera è stato riportata la decisione di “trasmettere gli atti alla Procura della Corte dei Conti per l’accertamento di eventuali responsabilità, onerando il Dirigente dell’Ufficio di Staff- Gabinetto del Sindaco di seguire tutta la procedura e la trasmissione degli atti alla medesima Procura”;
che il Parco di Serra San Bartolo versa in condizioni penose in quanto risulta ridotto ad un rudere, tanto il Parco vero e proprio quanto i caseggiati ristrutturati con le somme di cui al finanziamento regionale avvenuto con il Decreto sopra citato, ciò a seguito dell’incuria, dell’abbandono, dei saccheggi, degli atti di vandalismo resi possibili soprattutto dalla mancata custodia;
che, a causa del desolante stato in cui adesso versa il Parco, occorre nuovamente resturare e ristrutturare sia le parti murarie che gli infissi divelti, gli impianti tecnologici, di illuminazione esterna ed i servizi vandalizzati, e che pertanto occorre individuare delle nuove cospicue somme (alcune centinaia di migliaia di euro)
CHIEDE DI CONOSCERE E DI FAR CONOSCERE ALLA CITTADINANZA
1) se è stata già predisposta formalmente la trasmissione degli atti al Consiglio Comunale ai fini dell’approvazione o meno di una Delibera di riconoscimento del Debito Fuori Bilancio, risultante da atti regolarmente protocollati in data antecedente a quella della presente attività, e, in caso negativo, le motivazioni della mancata trasmissione;

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2) se gli atti relativi ai fatti in oggetto sono già stati trasmessi alla Procura della Corte dei Conti, risultante da atti regolarmente protocollati in data antecedente a quella della presente attività, e, in caso negativo, le motivazioni della mancata trasmissione;
3) la motivazione per la quale il collaudo è avvenuto solamente dopo 8 anni dalla ultimazione dei lavori;

4) come sia possibile liquidare parcelle e spettanze, sia pure per un lavoro legittimamente ed effettivamente svolto, senza che ci siano atti amministrativi sufficienti e necessari da porre a presupposto, ciò a fronte della grave affermazione che lascia trasparire il caos che regna in alcuni ambiti della burocrazia comnale: “si sottolinea l’impossibilità a ricostruire nell’immediato i fatti pregressi in quanto riguardanti un periodo temporale che inizia dal 1988 fino ad oggi, che quest’ufficio comunque sta cercando di ricostruire;


5) se i fatti pregressi di cui sopra sono stati o meno ricostruiti dal Dirigente del Settore Progettazione e Lavori Pubblici, risultante da atti regolarmente protocollati in data antecedente a quella della presente attività, e, in caso negativo, le motivazioni della mancata ricostruzione documentale;

6) quali azioni ha inteso o intende intraprendere al fine di attuare, come auspicano il Dirigente del Settore Politiche Finanziarie e Bilancio ed il Segretario Generale,  “con estrema urgenza un intervento degli Organi amministrativi dell’Ente, che consenta di riportare di riportare al pieno rispetto delle norme vigenti l’azione amministrativa”;

7) come sia stato possibile che già prima del 2011 (data del collaudo), e sotto la responsabilità di chi, il Parco sia stato reso fruibile alla cittadinanza, sia pure per un breve periodo, ossia prima che l’abbandono e l’incuria della sua Amministrazione avesse creato le condizioni per il saccheggio e la distruzione sopra descritta;

8) quali attività intende porre in essere al fine di rendere fruibile in tempi brevi detto Parco; quali le misure per custodirlo al fine di salvaguardare quanto meno l’esistente, prevenendo, oltre che possibili furti, anche le scorrerie di vandali e dei greggi e pastori che hanno reso inpraticabile ed insalubre le aree esterne e perfino le vie d’accesso.

 

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