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MDA: presentata lista candidati e assessori

Picchio Verde

redazione
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Assemblea programmatica del MDA di Vittoria, sabato sera, in occasione della presentazione della lista dei candidati al consiglio comunale a sostegno della candidatura a sindaco di Rosario Rinaudo. Il candidato a sindaco, sostenuto da collaboratori, simpatizzanti ed esponenti dell’MDA ha illustrato il suo programma alla platea gremita presso la sala convegni del Picchio Verde. Non solo, ha segnalato i candidati al consiglio comunale con una lista di quote rosa non indifferente: Gina La Rosa, Leandra Forforelli, Maria Amorelli, Maria Rinaudo, Martina Speranza, Serena Giudice e i suoi assessori: Giorgio Iabichella, agronomo; Paolo Forte, commercialista; Roberto Moscato, avvocato. Siamo qui per presentare la lista al consiglio comunale e, sicuramente, assessorato… “Questa sera presenteremo tutti i miei candidati che mi sosterranno e la squadra costituita dai tre assessori della giunta: Giorgio Iabichella, Roberto Moscato, Paolo Forte.

Quanti sono i candidati alla lista al consiglio comunale? “I nostri candidati al consiglio comunale sono ventiquattro costituiti da otto donne e da sedici uomini.”

Ho notato che ha partecipato al confronto con l’associazione antiracket di Vittoria stipulando un patto per la legalità anche con la città…

“La mia opinione è la seguente: chi mi circonda deve avere una fedina penale impeccabile e un casellario giudiziario indiscutibile; comunque sono del parere che, come per ogni situazione, dipende dalle circostanze e dai contesti che ogni persona vive. I nostri candidati sono tutti volti nuovi e puliti, soprattutto grazie alla fedina penale assolutamente impeccabile. Sono tutti lavoratori che non hanno mai fatto politica. Appartengono alla società imprenditrice, lavoratrice e sono dei padri e madri di famiglia.”

Per quanto riguarda il primo incontro che Lei ha avuto al Teatro Comunale assieme agli altri candidati-concorrenti?

“E’ stata un’esperienza intensa perché per la prima volta ho parlato in pubblico e spero sia l’inizio di un lungo percorso. L’impatto emotivo è stato decisionale per le future esperienze di comunicazione con la stampa. Non sono mai stato abituato a parlare in pubblico con tutte quelle persone per cui, inizialmente, l’impatto è stato difficile ma poi mi sono sciolto. Ero circondato da professionisti e sicuramente gli altri oratori sono anche in grado di saper trasmettere un messaggio diverso dal mio: io, con le mie semplici parole, spero di essere arrivato alla problematica che avrei voluto trasmettere e che attanaglia la nostra società: la crisi agricola. Ho cercato di comunicare a tutti loro che farò cose semplici e porterò, attraverso la mia candidatura, legalità e trasparenza.”

Cosa si aspetta dall’incontro di questa sera?

“Voglio rassicurare i miei candidati. Infondere loro sicurezza e coraggio per questa nuova esperienza. Stasera devo trasmettere forza anche se, ne avrei di bisogno anch’io, però è mio dovere dare un forte sostegno per tutti coloro che hanno creduto in me.” Nell’eventualità di un ballottaggio qualora lei non dovesse arrivare al quantum totale… “Oggi non mi posso esprimere in questo contesto. Io non sono un politico. Io mi sono candidato per avere il consenso fra i miei colleghi che rappresento cioè i produttori. Io sono fiero di essere un produttore perché rappresento la fascia dei lavoratori della terra. Sono una rappresentanza forte di Vittoria poiché la nostra città è costituita da produttori. Ho deciso che al momento non intendo esprimermi da questo punto di vista.”

Ai microfoni, uno degli assessori designati, l’agronomo Giorgio Iabichella. Intanto, il perché di questa scelta, di sostenere Rosario Rinaudo che sembrerebbe il sindaco del popolo?

“Il sindaco che viene dal basso che precede le istanze del territorio. Ha una specificità che è l’agricoltura e non solo. All’interno c’è la gestione del comune di Vittoria e soprattutto il tentativo di risolvere o di dare un indirizzo diverso di com’è la gestione del mercato, il rapporto fra gli operatori agricoli e l’amministrazione pubblica. L’altro punto di riferimento è l’approccio con l’esterno della grande distribuzione, dei mercati del nord: cercare di capire qual è l’approccio migliore che a mio avviso, al momento, non c’è. Per i produttori la grande distribuzione è un nemico e specialmente nei momenti di crisi, la globalizzazione ci sta penalizzando fino a quando non entra a regime. Ma c’è anche una nostra mancanza e una nostra incapacità strutturale a dialogare con il mondo esterno. Manca anche la nostra capacità di adeguarci al sistema che cambia. Ho avuto l’onore di essere designato assessore e volentieri ho accettato, mi scommetto e ci metto la faccia proprio per dare un contributo al comune di Vittoria.”

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