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Non c'è futuro senza agricoltura: al via la presentazione del programma del MDA

Porteremo chiarezza e trasparenza agli agricoltori

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Il candidato a sindaco per la città di Vittoria, Rosario Rinaudo, esponente del MDA (Movimento per i Diritti Agricoli) redige un programma dettagliato da presentare alla cittadinanza. Il suo motto: non c’è futuro senza agricoltura. Essendo un rappresentante del MDA a difesa, quindi, del comparto agricolo che riunisce gran parte dei produttori agricoli della fascia trasformata, lancia proposte costruttive per l’economia vittoriese. Si registra una crisi senza precedenti dove i prezzi di vendita al Mercato Ortofrutticolo sono crollati vorticosamente. Gli ortaggi si sono venduti e si vendono per pochi centesimi. Le dichiarazioni di Rosario Rinaudo e proposte per sfidare la crisi del comparto agricolo: “Saremo noi l’alternativa alla crisi di mercato. Pertanto, lanceremo alla città una serie di proposte costruttive al fine di contrastare il fenomeno della crisi economica che attanaglia le nostre famiglie. Ecco alcuni punti strategici.” Una fra queste, la lotta democratica e civile contro ogni forma di irregolarità all’interno del Mercato Ortofrutticolo. E’ inconcepibile come il libero scambio delle merci venga ostacolato a danno dei produttori dalle turbative create dall’esercizio della doppia attività. Non solo. Chiediamo: • un regolamento ancora non approvato in consiglio comunale; • avvio vendita; • pannelli da due milioni di euro che siano funzionanti e al più presto attivati; • i 74 pc di cui non ne abbiamo più traccia. Tuttavia, occorre un nuovo sistema basato sulla sicurezza interna con disposizione di norme antincendio e assistenza sanitaria h 24 in caso di emergenze o malesseri degli operatori all’interno del mercato; • box dell’agricoltore; • laboratorio analisi cui si sottoporranno gli operatori del mercato; • sportello antifrode; • sportello informatico; • barriere architettoniche; • situazione pannelli pubblicitari. Si vuole puntualizzare, soprattutto, sull’importanza dell’IGP (Indicazione geografica protetta) per tutti i nostri ortaggi. Stabilire i percorsi da intraprendere per evitare ogni forma di contraffazione del nostro prodotto e, di conseguenza, rivendicare la nostra originalità anziché attribuire tale riconoscimento al ciliegino di Pachino. Occorre imporre delle vere e proprie barriere protezionistiche sui nostri prodotti. E’ una risoluzione che dobbiamo imporci non solo per una questione di orgoglio personale ma soprattutto per una rivendicazione dei nostri sacrifici e diritti. Per questo il lavoro all’interno del Comune deve essere assolutamente sinergico e coordinato tra assessore all’agricoltura comunale, i vertici regionali e nazionali, il tutto confluendo con le politiche comunitarie per garantire più protezione ai nostri prodotti grazie ai consorzi di mercato. Per questo chiediamo altresì: • strutture adeguate come possibilità di aggancio con la grande distribuzione in modo tale da poter trovare e assemblare: garanzia di certificazione, qualità, programma produttivo e linearità commerciale, continuità; • fornire e predisporre agli agricoltori tutti i numeri utili relativi agli uffici inerenti all’agricoltura, vale a dire i contatti telefonici e telematici dei consorzi di tutela, gli assessorati comunali all’agricoltura, regionali e nazionali; E’ mai possibile rilevare che gli assessorati non possono usufruire di alcuna sovvenzione da parte dello Stato? All’assessorato regionale si parlava, tempo fa, di entrate pari a cifra esorbitanti ed equivalenti a cento milioni incassati ogni anno…che fine hanno fatto questi soldi, visto che gli agricoltori sono costretti a pagare di tasche proprie persino i pullman per manifestare a Palermo? Occorre contrastare un altro fenomeno sociale che è l’abusivismo: va combattuto nel rispetto delle leggi e per favorire una leale concorrenza tra gli operatori. Tutto ciò avviene a danno dei produttori poiché non esiste né una libera contrattazione né un libero scambio delle merci. Sarebbe l’ora di far rispettare le leggi e i regolamenti che non vengono mai osservate ed applicate. Le aziende agricole rappresentano il cuore pulsante dell’economia provinciale e siciliana e necessitano grande attenzione per le terribili difficoltà cui sono costretti quotidianamente a scontrarsi. Con la mia e la nostra presenza vogliamo portare chiarezza e trasparenza per tutti i nostri agricoltori.”

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