“Gli agricoltori sono allo stremo. Le risposte stentano a concretizzarsi. Speriamo che dall’unità di crisi regionale, convocata per martedì a Palermo, possano arrivare, se non le risposte, almeno gli indirizzi da seguire. Perché, altrimenti, quello che è stato detto a più livelli rischia di rimanere lettera morta”. Lo sostiene il consigliere comunale dei Cinque Stelle di Ragusa, Sergio Firrincieli, dopo avere partecipato, ieri, alla protesta degli agricoltori e degli allevatori lungo le strade di Ragusa. “Assieme alla deputata regionale Stefania Campo – ancora Firrincieli – abbiamo raccolto dalla viva voce degli operatori, così come era già accaduto giovedì durante il vertice tenutosi nei locali comunali della zona artigianale, lo stato di prostrazione in cui gli stessi versano. A parte le questioni di cui abbiamo sentito parlare in questi giorni, e che ritengo tutte meritevoli di considerazione, vorrei puntare l’attenzione su un aspetto in particolare. La differenza di costo che l'ortofrutta subisce dal campo al banco della Gdo, o il delta tra i prezzi del latte e quelli dei prodotti trasformati, determina un danno anche a noi consumatori. Bisogna cercare di definire, e ove possibile eliminare, i meccanismi che cagionano queste storture e che determinano l'elevazione dei prezzi che vanno ad incidere sul carrello della spesa. Questo già renderebbe un servizio non solo ai produttori ma anche e soprattutto agli stessi consumatori, i quali, purtroppo, sono sempre più alle prese con una corsa galoppante dei prezzi che inficia ogni tentativo di regolarizzazione del mercato. E’ chiaro che proseguire su questa strada sarà sempre più complicato perché se non si adottano gli opportuni correttivi si andrà a sbattere contro un muro. Ecco perché ho più volte dichiarato che tutti siamo agricoltori. Avanti così, noi ci siamo”.