La revoca delle costituzioni di parte civile del Comune di Vittoria è divenuta ormai una prassi. Nelle settimane addietro sono state revocate le costituzioni per procedimenti scaturiti da denunce dei commissari contro gli attuali amministratori che, da imputati, hanno deciso il passo indietro dell’ente comunale. Un fatto grave. Non contento adesso Aiello decide anche di revocare la costituzione di parte civile, e quindi di rinunciare a incamerare eventuali somme per il danno subito, nei confronti di un giovane che ha imbrattato il Teatro Comunale e contro il quale vi è un procedimento giudiziario”.
Esordisce così la coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia Monia Cannata commentando una recente comunicazione del sindaco a mezzo social che racconta di aver “perdonato” l’autore del gesto.
“Aiello probabilmente si sente il re Salomone - dice Cannata - ricordato per la sua giustizia e sapienza, ma dobbiamo dargli una notizia: non lo è. Oggi a Vittoria passa il messaggio che chiunque può fare ciò che vuole, compreso il gesto di imbrattare il Teatro Comunale, un bene storico e architettonico di pregio, senza che il Comune ne chieda conto e ragione. Il tutto solo perché il responsabile si è recato dal sindaco a chiedere scusa. Le scuse vanno più che bene e sono segno di ravvedimento ma i danni inflitti a un bene pubblico chi li pagherà? Perché il Comune è stato privato, da Aiello, della possibilità di ottenere un risarcimento per il danno subito da oltre 60 mila vittoriesi? E soprattutto quanto costerà la riparazione del danno considerando il bene architettonico da trattare?”.
“Probabilmente è questo – conclude – lo strano senso di “giustizia” della giunta Aiello: accettare le scuse per dimostrare magnanimità e poi fare post con slogan come “tolleranza zero” o dichiarare guerra alle biciclette. Ed è con questo modo di fare che la città è divenuta una zona franca per chiunque”