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Consiglio Comunale, il giallo del documento firmato (o meno) da Iaquez

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“Ho appena letto l'articolo- pubblicato sul quotidiano La Sicilia- nel quale il Consigliere Noto dichiara ‘Iaquez sapeva cosa c'era scritto in quel documento’ e non posso che sorridere. Se solo rileggesse la mia presa di posizione pubblica, la Noto scoprirebbe che io ho pubblicamente dichiarato di non aver mai prestato il mio consenso a quel documento. Quel documento non l’ho mai condiviso e non l’ho mai sottoscritto. Sfido il Consigliere Noto, a questo punto, a provare il contrario e a dimostrare che io ho prestato il mio consenso ad una posizione politica che non ho mai condiviso”.

Così il consigliere Iaquez che fa riferimento ad un articolo che raccontava della seduta del Consiglio Comunale di Vittoria convocata in via straordinaria per discutere della questione rifiuti. Diversi i consiglieri di maggioranza assenti, ben 10 su 14, e fra questi (per motivi personali) la Iaquez. Prima dell’inizio della seduta la maggioranza aveva presentato un documento per chiedere alla Presidente, Concetta Fiore, l’annullamento della seduta convocata, a loro dire, senza aver sentito la Conferenza dei Capigruppo, senza aver sentito il Segretario Generale (assente alla stessa seduta) e poiché non era stata inserita l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti. Secondo loro, l’argomento posto non rientrava in nessuna delle ipotesi che legittimano la convocazione ed il pronunciamento del Consiglio. A firmare la nota i consiglieri Avola, Nicastro, Sallemi, Speranza, Noto, Prelati e Campailla, oltre alla ignara Iaquez che aveva subito precisato: “apprendo, con stupore e amarezza, del documento politico letto in Consiglio Comunale e recante, fra i firmatari, anche il mio nome. A tal riguardo devo precisare che io non ho mai sottoscritto il documento presentato in consiglio ed anzi sono di avviso assolutamente contrario rispetto alla posizione assunta anche in mio nome. Con il coraggio che ha sempre contraddistinto la mia azione politica- aggiunge- mi corre l’obbligo di evidenziare che la mia assenza è legata solo ed esclusivamente ad un pregresso ed importante impegno familiare (il matrimonio della figlia di una mia cara amica) e non a posizioni politiche che non ho mai espresso. Ritengo, infatti, che fosse necessario presentarsi in aula e fornire ogni utile spiegazione sia al civico consesso che alla cittadinanza tutta, in merito alla gravissima questione dei rifiuti, che sta affliggendo Vittoria e Scoglitti. La questione rifiuti- ha detto ancora- investe problematiche di carattere igienico-sanitario e non può avere colori politici. Ciò avrebbe imposto di affrontare la tematica in consiglio, trovando una soluzione condivisa con tutte le forze politiche”.

Pochi giorni dopo, le dichiarazioni di Noto alla stampa. 

“Come faccia- aggiunge oggi Iacquez- il consigliere Noto, che a stento conosco, a compiere simili affermazioni non riesco davvero a comprenderlo. Se ne faccia una ragione: ci sono consiglieri comunali che hanno capacità di discernimento e che non calano la testa a comando. Ci sono consiglieri comunali che antepongono l’interesse comune e anche la propria dignità a posizioni politiche insostenibili. Adesso, però, il consigliere Noto ci dia la prova del mio consenso a quel documento da cui prendo oggi, nuovamente, le distanze. Altrimenti avrà soltanto eseguito l’ennesimo ordine, facendo però una pessima figura”.

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