"Apprendiamo dalla stampa che “la Sicilia è stata completamente esclusa dai finanziamenti, per oltre un miliardo e 600 milioni di euro, previsti dal Pnrr -Missione 2 Componente 4 (M2C4) – Investimento 4.3” vale a dire gli investimenti per il miglioramento dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche.
La Regione Siciliana aveva presentato 31 progetti e nessuno di questi rientra né nella graduatoria pubblicata dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali né nell’elenco di quelli ammissibili ma non immediatamente finanziabili. E’ una notizia gravissima- dichiara il candidato sindaco Salvatore Di Falco- che dimostra ancora una volta come gli uffici della Regione siano in una situazione a dir poco penosa. Ne avevamo già avuto la dimostrazione con i vari provvedimenti emanati per la gestione dell’emergenza pandemica, con l’apice raggiunto a seguito di quella ordinanza vergognosa con la quale il Governatore Musumeci ha decretato Vittoria zona arancione il venerdì sera, quando tutti i locali avevano già ordinato il necessario per il week end. Con quella scelta scellerata li chiuse senza preavviso, e già pensavamo di aver visto tutto, ma ora si è superato ogni ulteriore limite.
A causa della loro totale incompetenza e della loro superficialità, i consorzi di bonifica non potranno migliorare i propri sistemi di irrigazione e di impiantistica e, se si considera che già si parte da un livello penoso e di difficoltà estreme, la situazione appare nella sua reale gravità. A pagarne le conseguenze, ovviamente, sarà tutto il comparto agricolo.
Mi auguro che si mettano in campo delle azioni nei confronti di quegli uffici e assessorati che hanno commesso questo errore madornale, e che Musumeci provveda a rimuovere immediatamente dalla sua carica l’assessore all’agricoltura Toni Scilla. Se c’è ancora la possibilità di recuperare in qualche modo, cosa che spero e credo, a Palermo si chiudano dentro gli uffici giorno e notte e le provino tutte per rimediare al danno fatto".