Prezzi alle stelle per ortaggi, frutta e verdura dopo le pesanti gelate degli ultimi giorni che hanno fatto “volare i prezzi “con aumenti medi che oscillano tra il 20 e il 90% .
A pagarne le spese sono soprattutto i piccoli coltivatori e la piccola produzione orticola gravata già pesantemente dalla crisi economica e adesso anche dalle avverse condizioni meteo che hanno messo a repentaglio – ed in molti casi compromesso – la produzione, unica fonte di reddito e di sostentamento per molte famiglie, soprattutto nel Sud della penisola.
Notevoli le differenze tra Nord e Sud: secondo il report Infomercati, i finocchi sono cresciuti del 36% al Nord mentre al Sud l'aumento è stato del 93,5%, le bietole invece sono cresciute del 58% al Nord e del 74% al Sud. Le verze hanno toccato quota un euro al chilo, pari ad un aumento di circa il 50%. La cicoria dell'84% e così via le zucchine, le melanzane, le zucchine e i peperoni, i carciofi come l’ insalata e le cime di rapa.
Anche gli agrumi hanno subito la stessa sorte: in forte aumento la frutta di stagione come le arance Clementine e Tarocco, che oscillano tra il 10 ed il 40 % in più.
Anche la Fedagromercati è scesa in campo con il suo presidente, Valentino Di Pisa che ha dichiarato: "Manca completamente il prodotto, non ho mai visto una situazione così: il freddo ha massacrato tutte le aree produttive europee e nordafricane, quindi non è questione di speculazione ma di vera e propria mancanza di prodotto”
La nuova ondata di freddo e gelo prevista per i prossimi giorni, non lascia presagire nulla di buono anzi è probabile che la situazione sia destinata a peggiorare ulteriormente: i prezzi continueranno a salire o nella migliore delle ipotesi a mantenersi alti causa anche dei trasporti lenti per via dei mezzi bloccati dalle bufere e dalle forti nevicate che non garantiscono l’ arrivo del prodotto.
Non va meglio nel resto dell’Europa, i prodotti arrivano con ritardo e con prezzi esagerati che costringono i nostri a mantenersi su cifre elevate per recuperare ed aggredire il mercato.