Due città passate al setaccio per settimane, Vittoria e Comiso; decine di uomini impiegati; un arsenale impressionante, composto da armi detenute illegalmente, scoperto e posto sotto sequestro; tre persone finite in manette.
La Squadra Mobile di Ragusa ha rinvenuto, a Vittoria, armi con congegni di puntamento per il tiro di precisione utilizzati dai cecchini, pistole modificate e con silenziatore, munizioni, giubbotti antiproiettile, fucili a pompa con puntatore laser; altre armi provenienti dal mercato estero e con matricola abrasa, materiale esplodente, macchine per fabbricazione e modifica delle potenzialità delle munizioni e droga. Si sta cercando adesso di capire da dove arrivino queste armi, dalla spiccata potenzialità offensiva e tutte pronte all’uso, che potrebbero appartenere ad uno dei clan mafiosi operanti in Provincia di Ragusa. Tra queste, c’è perfino la penna-pistola di 007 e la Polizia Scientifica è già al lavoro per verificare se le armi siano state utilizzate per commettere delitti.
La Squadra Mobile di Ragusa ha operato in collaborazione con il Commissariato di Vittoria, le Unità Cinofile antidroga ed antiesplosivo, il Reparto Prevenzione Crimine e la Squadra Volanti. Al termine sono scattate le manette per Rosario Greco, vittoriese di 32 anni, con diversi precedenti di polizia, tra cui il 416 bis, per detenzione illegale di un fucile a pompa americano con puntatore laser, altre parti di armi di provenienza furtiva e munizionamento illegale; per Marco Di Martino, comisano di 30 anni residente a Vittoria, inserito in banca dati per estorsione, rapina e lesioni aggravate, e ammanettato per detenzione illegale di 5 fucili dotati di congegni di puntamento ottici per tiro di precisione balistica (utilizzati dai cecchini), 3 pistole, una penna-pistola, 1 giubbotto antiproiettile, materiale per fabbricazione di esplosivi, polvere da sparo, pressa per confezionamento cartucce e un migliaio di munizioni; e per Andrea Di Martino, vittoriese di 24 anni, tratto in arresto per i seguenti reati: per detenzione di 700 grammi di marijuana e detenzione di 3 pistole e 2 fucili.
Inizialmente, a casa di Marco Di Martino, la perquisizione sembrava avere esito negativo ma dopo che il cane “Andi” ha fiutato e rinvenuto una cartuccia inesplosa, gli investigatori hanno continuato le ricerche ed al piano superiore, nascoste in una legnaia, tra materiali edili e tronchi per il camino, è stato trovato l’arsenale. I controlli sono poi proseguiti in altri posti, ma con esito negativo, anche se in alcuni luoghi di ritrovo come bar e sale scommesse, i cani antidroga hanno fiutato la presenza di droga probabilmente utilizzata dagli avventori.
Nell’ambito degli stessi controlli predisposti dal Questore, Giuseppe Gammino, venerdì in tarda mattinata la Squadra Volanti e la Squadra Mobile hanno notato due giovani che, alla vista della Polizia, si davano alla fuga. Ne è nato un inseguimento per le vie del centro storico di Ragusa che si è concluso con il blocco dei due, risultati clandestini. Uno di loro, di origini tunisine, aveva dell’hashish in modiche quantità. Al termine degli accertamenti i due stranieri sono stati espulsi per ordine del Questore di Ragusa e condotti al CIE di Caltanissetta da dove verranno rimpatriati coattivamente nei loro paesi d’origine in quanto sprovvisti di documenti.
Il Reparto Prevenzione Crimine di Catania, infine, durante un posto di controllo ha fermato dei giovani a bordo di uno scooter, trovandoli in possesso di hashish per uso personale. Per loro patentini ritirati, droga sequestrata e deferimento al Prefetto di Ragusa.