La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha chiuso un’altra casa in centro a Ragusa a distanza di meno una settimana. Questa volta la casa era abitata da una prostituta cinese, mentre i clienti erano tutti italiani, come da lei stessa riferito. La donna ha affermato di essere coniugata con un italiano di Roma ma non avendo disponibilità economiche ha deciso di intraprendere volontariamente questa remunerativa attività.
Il controllo è scattato sempre grazie alla segnalazione dei cittadini ragusani stanchi di avere nel loro quartiere del centro storico uomini in cerca di case d’appuntamento. Il fastidio che recano i clienti è dovuto al fatto che negli annunci le prostitute (o chi per loro), non inseriscono la via, proprio per eludere i controlli della Polizia, pertanto il cliente contatta la donna e si fa spigare la strada. Questi spesso sbagliano porta e citofonano altrove.
Il cliente ragusano fermato dalla Polizia ha confermato di aver consumato un rapporto sessuale a pagamento per la somma di 50 euro,. La prostituta confermava di esercitare la prostituzione in quella casa, presa in affitto da un amico cinese che le aveva lasciato l’uso della stessa da pochi giorni, e di non conoscere il proprietario dell’immobile. Il cliente riferiva di essere sposato e di voler provare nuove emozioni con donne straniere ed in particolar modo asiatiche. La proprietaria di casa è stata diffidata ed ha ammesso di aver affittato in “nero” la casa, ma di non voler più correre rischi. Per questo ha assicurato di chiudere subito la casa e di affidarla ad una seria agenzia immobiliare.
Nel 2015 sono state chiuse ben 15 case, la maggior parte nel comune di Ragusa ma anche in altre zone. La Squadra Mobile, per ordine del Questore di Ragusa Giuseppe Gammino, sta effettuando ulteriori verifiche sugli immobili segnalati dai cittadini, al fine di permettere a tutti gli abitanti delle zone interessate in provincia di non avere problemi nel vivere quotidiano.