Depositato ieri dai periti nominati dal Gup, l’esito della perizia psichiatrica sull’imputata Veronica Panarello. Ricordiamo, la donna è accusata di aver ucciso il figlio, il piccolo Loris. Secondo l’esito della peripezia l’imputata è capace di intendere e di volere e che presenta “tratti disarmonici della personalità”, ma dagli esami non si riscontrano “disturbi mentali clinicamente rilevanti”. Dati rilevati dai dettami del Dsm, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.

Quindi, Veronica Panarello, secondo il lavoro svolto dai due periti, “all’epoca dei fatti, e con riferimento a essi, aveva la capacità di intendere e di volere” ed è inoltre “in grado di partecipare coscientemente al processo”. 

Non solo sempre secondo i periti, l’imputata è in grado di “comprendere oggetto e contenuto delle imputazioni” e di “argomentare circa le accuse che le sono mosse”. Il prossimo 20 giugno si terrà l’udienza.