Chiesti gli arresti domiciliari e l'interrogatorio per il presunto pedofilo vittoriese accusato di avere commesso violenza sessuale nei confronti di una bambina di 9 anni, figlia della sua ex compagna. La vicenda risale al 2015. Presentata ieri dal suo legale, avvocato Massimo Garofalo, richiesta di interrogatorio al pm Monica Monego e i domiciliari. Secondo il legale dopo l'incidente probatorio, difficilmente potrebbe avvenire il pericolo dell'inquinamento probatorio. Inoltre, gli arresti domiciliari verrebbero scontati in casa della famiglia dell'indagato, in assenza di minorenni. Altresì, il legale ha precisato nella richiesta che le condizioni di salute dell'indagato, non sarebbero compatibili con il regime carcerario poiché privo di un rene.

Pertanto, il giudice Andrea Reale ha nominato il medico legale Davide Agnello per appurare la compatibilità dello stato di salute dell'indagato con il regime carcerario il quale ha già visitato il vittoriese, provvedendo a deporre la relazione al giudice entro sette giorni.

Ricordiamo che la vicenda si sviluppò a seguito della fine della storia fra la mamma e l'indagato, momento in cui la bimba ebbe la forza di raccontare tutto alla madre e poi alla nonna. Tali fatti, quindi, sono stati oggetto di un esposto presentato alla Squadra Mobile della Polizia.