La Corte d'Assise d'Appello di Catania, presidente Luigi Russo, terza sezione penale, ha accolto l'attenuante della provocazione, condannando a 8 anni di reclusione Giuseppe Di Pietro, 68 anni. Di Pietro, pensionato di Scoglitti, il 12 settembre del 2014, sparò al figlio Gaetano, 35 anni. L'anziano, in arresto da un anno e sette mesi, ha avuto una riduzione di pena pari a due anni.
Il legale dell’imputato, l'avvocato Daniele Scrofani ha chiesto la riduzione della pena, mentre i motivi di appello sono stati curati dal sostituto procuratore generale, Maria Grazia Ledda. Il pm, Valentina Botti, aveva chiesto la condanna per Di Pietro a 14 anni mentre Il Gup lo aveva condannato a 10 anni di reclusione per la morte del figlio Gaetano, deceduto il 7 ottobre 2014 dopo 25 giorni di ricovero all'ospedale di Catania. In seguito, aveva ottenuto i domiciliari dal dicembre del 2014.
Una vicenda che ha fortemente scosso l’intera comunità della frazione di Vittoria, rimasta tuttora impressa nella mente dei cittadini. In quella circostanza e secondo le ricostruzioni, l'imputato impugnò una pistola, calibro 38, sparando al figlio a seguito di una lite in presenza della madre della vittima e moglie dell’imputato che chiamò i Carabinieri.