Ci sono stati due tentati suicidi nel corso del fine settimana, in provincia di Ragusa. Nel primo caso, sabato sera, sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale di Modica. Un trentenne modicano si trovava sul Viadotto Guerrieri e manifestava l’intenzione di lanciarsi nel vuoto dopo aver parcheggiato il proprio motociclo ai bordi della carreggiata. Il giovane era in chiaro stato confusionale ed è stato immediatamente bloccato, ma è stata necessaria una buona mezz'ora di tentativi per riportarlo alla calma e convincerlo a desistere dal compiere l'insano gesto. Successivamente, è stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio(tso)e ricoverato presso la divisione di psichiatria dell’Ospedale Busacca di Scicli.
Nel secondo caso sono intervenuti i Carabinieri di Ragusa, la scorsa notte, presso un'abitazione nei pressi di piazza don Luigi Sturzo. Poco dopo l'una di notte, una telefonata ha segnalato una lite in famiglia. Mentre una pattuglia stava andando sul posto, un'altra telefonata al 112 da parte di un abitante del quartiere, ha segnalato colpi di arma da fuoco dalla stessa palazzina dove era in corso la lite. I militari, giunti subito sul posto, hanno trovato un uomo riverso sul pavimento della cucina in una pozza di sangue. Si tratta di un agricoltore di 58 anni che, dopo un complesso e prolungato intervento chirurgico nella notte, è ora ricoverato in rianimazione in prognosi riservata. Soccorso lo sconosciuto e fattolo portare d'urgenza in ospedale, i carabinieri hanno iniziato a fare luce sul caso. Sono stati sentiti i familiari e i vicini di casa e tutti hanno riferito versioni simili: i colpi erano partiti dopo una lite familiare, ma quando l'uomo era solo in casa. Setacciando l'abitazione i militari hanno trovato un fucile da caccia a due canne sovrapposte, regolarmente denunciato e detenuto, che però stranamente aveva esploso due colpi. Cosa davvero strana poiché è davvero quasi impossibile che una persona riesca a spararsi due volte. Non solo, sull'uomo c'era solo una ferita. Ispezionando approfonditamente il sottotetto dove l'aspirante suicida s'era sparato, i carabinieri hanno capito che lo stesso aveva probabilmente sparato il primo colpo inavvertitamente nel tentativo di rivolgersi l'arma contro aveva invece colpito il muro. Il secondo colpo, invece, per un movimento secco della mano che cercava il grilletto, è partito in diagonale anziché diritto attingendolo "solamente" al lato sinistro del torace e non al centro del petto. Non del tutto chiari i motivi che lo hanno spinto, su cui i carabinieri stanno ancora indagando, sebbene la questione sembri legata al difficile rapporto con la moglie.