I militari del nucleo investigativo provinciale carabinieri di Ragusa hanno arrestato un giovane comisano con l'accusa di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti.
Nei pressi della villa comunale, un carabiniere è stato attratto da qualcosa che aveva visto sul terrazzo di una palazzina: una bella pianta rigogliosa, di un verde molto simile a quello della canapa indiana, e da lontano anche le foglie apparivano avere la tipica forma digitata della cannabis. I militari hanno, quindi, deciso di fare un altro giro per vedere meglio e si sono resi conto che quella pianta non era un ficus ornamentale da ufficio, ma cannabis.
In pochi minuti si sono documentati presso la locale stazione, scoprendo che in quell'abitazione vive una famiglia con un figlio. Sono quindi andati a suonare al campanello e, nello stupore dei genitori, sono entrati per una perquisizione antidroga. Nelle camera del giovane hanno trovato tutto il necessario per coltivare la cannabis: un vaso con una pianta di marijuana dell'altezza di circa un metro e uno con un'altra pianta in via di sviluppo di circa 20 centimetri, vasi con semi già impiantati, quasi 90 semi di canapa, vitamine e sangue di bue per concimare la terra dei vasi, cesoie, coltelli, taglierini, buste e carta stagnola per confezionare l'"erba", due bilancini di precisione, una bottiglia con marijuana in infusione nell'alcool, una serra in miniatura con l'interno rifrangente e una lampada alogena per illuminare e riscaldare la pianta di cannabis e farla crescere meglio, e, infine, circa dieci grammi di marijuana "pronta all'uso".
Il giovane, un 23enne nullafacente e incensurato, è stato arrestato per il reato di produzione e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e accompagnato in caserma per i rilievi foto-dattiloscopici. Sentito il pubblico ministero di turno, e in considerazione dell'incensuratezza, gli sono stati concessi gli arresti domiciliari ed è stato poi rimesso in libertà .