Una lunga e turpe storia di violenze domestiche, fisiche e psicologiche, arriva da Comiso, dove la Polizia, lunedì, è dovuta intervenire più volte in soccorso di una donna, sebbene la separazione dal marito sia in atto da anni (ma non legalmente) e lui abbia già un’altra compagna. La signora, una giovane albanese residente a Comiso, si è presentata in Commissariato, riferendo di essere stata picchiata e colpita con un violento pugno al petto dall’ex marito, anche lui albanese.
Altri episodi di violenza erano già stati segnalati dalla donna lo scorso 15 gennaio (in quell’occasione le erano stati diagnosticati un trauma contusivo della parete toracica con frattura, guaribile in 30 giorni) e da allora non erano mai cessati, anzi. Col tempo le botte, gli insulti e le vessazioni si erano fatti ancora più frequenti, ma non erano mai stati denunciati e refertati per paura.
La donna, lunedì, ha raccontato alla Polizia che l’uomo, padre dei suoi tre figli minori, ogni giorno va a casa, affermando di averne tutto il diritto perché è lui a pagare l’affitto, e giù botte e violenze, anche in presenza dei bambini. E proprio una delle figlie minori, in lacrime, ha confermato tutto il racconto della madre alla Polizia. Visti i dolori al petto causati dai pugni, la donna è stata trasportata in ospedale dagli agenti e, al termine delle cure, è stata dimessa con 10 giorni di prognosi e un referto che parla di trauma cranico, contusioni multiple, ferite da graffio e ansia.
Ma non era finita. Uscita dal commissariato e dall’ospedale, quando la donna è tornata a casa vi ha trovato parcheggiato davanti il furgone del marito e, impaurita, ha chiesto nuovamente aiuto alla polizia. In effetti, poco dopo, gli agenti, hanno trovato l’uomo in casa e lo hanno accompagnato in Commissariato, identificato e denunciato per maltrattamenti in famiglia continuati e ammonito verbalmente a non proseguire la condotta violenta nei confronti della moglie. Per tutta risposta, l’uomo, appena uscito dal Commissariato, infischiandosene anche della denuncia, è tornato dritto a casa della moglie, che ha dovuto chiamare la polizia per l’ennesima volta.
E nonostante tutto, come spesso, purtroppo, accade in queste circostanze, alla fine la paura ha preso il sopravvento e ieri la donna, in preda ad un forte stato di ansia e di agitazione, ha chiesto di poter ritirare ogni segnalazione a carico del marito, preoccupata per quello che lui potrebbe fare a lei e ai tre figli. L’albanese, in passato, è già stato tratto in arresto per gli stessi motivi, e pertanto il Commissariato ha inoltrato un dettagliato rapporto all’Autorità Giudiziaria, segnalando il comportamento violento dell’albanese.