Dalle prime ore dell’alba di oggi, circa 40 finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa, con l’ausilio di unità cinofile, hanno eseguito sei ordinanze di misure cautelari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, su richiesta del Pubblico Ministero, Gaetano Scollo, nei confronti di altrettanti soggetti per associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e allo spaccio di stupefacenti.
I provvedimenti restrittivi, unitamente a 10 perquisizioni domiciliari, sono stati disposti al termine di una complessa ed articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa e condotta dagli investigatori del Nucleo Polizia Tributaria di Ragusa, i quali hanno individuato e stroncato un’associazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti. L’organizzazione, composta da soggetti pluripregiudicati, operava maggiormente sulla piazza di Vittoria e nell'hinterland, rifornendo i pusher soprattutto di hashish, particolarmente richiesto e diffuso fra i giovani e venduto anche nei pressi degli istituti scolastici.
Le indagini si sono protratte per circa un anno con appostamenti, pedinamenti, riprese video e analisi delle risultanze tratte dalle interrogazioni delle banche dati, oltre che attraverso l’utilizzo delle captazioni delle comunicazioni sui cellulari, l’ascolto delle conversazioni tra presenti con l’ausilio di microspie ambientali e, con il supporto di interpreti di lingua madre, dato che gli organizzatori del sodalizio criminale sono di origine nord-africana.
Le Fiamme Gialle hanno stimato che l’organizzazione, oggi disarticolata, aveva la potenzialità di acquisire, detenere e smaltire non meno di 1 kg di hashish a settimana, avendo tra gli assuntori non solo tossicodipendenti ma, soprattutto, giovani spesso minorenni di classi sociali agiate. L’operazione odierna costituisce l’epilogo di una più ampia attività di contrasto del fenomeno che aveva già portato, negli ultimi mesi dello scorso anno, all’arresto in flagranza di reato di due soggetti, di origine algerina e tunisina, ed al sequestro di circa 1 kg di hashish.
L'operazione è stata denominata "Fumo dai fori" perché il gruppo utilizzava “buchi” ricavati in alcuni fabbricati fatiscenti, che insistono nel centro storico di Vittoria, per nascondere la droga poco prima di essere spacciata. Al termine dell'intervento numerosi giovani sia italiani che stranieri, fra cui minorenni, sono stati segnalati alla Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa quali assuntori delle sostanze stupefacenti.
Le misure cautelari sono state disposte nei confronti di sei persone: Mounir Bensihamdi, 43 anni di nazionalità algerina ma domiciliato a Vittoria;Tarak Ben Brahim, 38 anni, di nazionalità tunisina, domiciliato a Vittoria; Walid Slimani, 38 anni, di nazionalità tunisina, attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Piazza Armerina; Abdelhamid Hamied, 56 anni di nazionalità algerina, attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Gela; Carmelo Zisa, 44 anni, residente a Vittoria. La misura dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria è stata, inoltre, applicata alla signora B.C.L. di 22 anni residente a Vittoria.
Tra i soggetti destinatari delle misure cautelari spicca Ben Brahim Tarak, già tratto in arresto a gennaio di quest’anno per detenzione ai fini di spaccio ed espulso dal territorio nazionale, in quanto sospettato di legami con cellule insurrezionali jihadiste.
Lo stesso, infatti, all’atto del fermo fu trovato in possesso di manoscritti ed appunti vari in lingua araba, dalla cui traduzione è emerso l’inneggiamento al martirio.