Il sindaco Franco Raffo a Palermo per partecipare all'incontro organizzato dall’ANCI Sicilia (Associazione Nazionale dei Comuni Siciliani), presso la sede di Villa Niscemi, sul tema:
“Iniziative per far fronte alle difficoltà organizzative e alle problematiche finanziarie degli Enti Locali siciliani”. Problematiche, drammaticamente attuali, che l’Associazione e i Sindaci da tempo denunciano e che i Governi Nazionale e Regionale, ad oggi, purtroppo, gravemente sottovalutano. Consapevole che non è più possibile restare immobili ad aspettare miracoli, l’ANCI Sicilia ha pertanto deciso di mobilitare tutti i Comuni dell’Isola, per una piena condivisione sulle scelte da intraprendere, al fine di portare avanti, con determinazione ed efficacia, iniziative di protesta e di proposta.
“Nel corso della mia missione a Palermo- ha sottolineato il Sindaco Raffo- porterò, nella maggiore assise dei comuni siciliani, anche i problemi di Acate, sottoponendo all’attenzione del Governo Regionale e del Governo Nazionale, con la forza che ci può dare l’unione di tutti i sindaci, le problematiche riguardanti, in modo particolare, i trasferimenti statali”.
“Chiederò fermamente- ha continuato il primo cittadino- all’Assemblea dei Sindaci, al Presidente ed al Segretario dell’ANCI di affrontare soprattutto i problemi di Acate, unico Comune che dal 2012 non riceve un euro di trasferimenti per gli stipendi degli impiegati, con l’aggravante di dover pagare, sempre dal 2012, circa seicentomila euro l’anno per aiutare i comuni in difficoltà”.
“L’obiettivo- ha concluso il sindaco Raffo- è quello di interrompere questa anomala ed assurda situazione, riportando il comune di Acate tra quelli in difficoltà al fine di potere avviare un percorso virtuoso . Questa riunione sarà un banco di prova per la risoluzione dei nostri problemi e di quelli, simili, di quasi tutti gli altri comuni dell’ex Provincia di Ragusa. A tal proposito, sempre nel corso dell’assise di Palermo, chiederò che il Governo Regionale, ma soprattutto il Consiglio dei Ministri, emani dei provvedimenti in aiuto ed a sostegno dei comuni in difficoltà tramite finanziamenti straordinari o Decreti Legge, come già fatto nel passato, per consentirci di invertire la rotta, pagare gli stipendi, i fornitori e garantire i servizi essenziali”.