La donna si è presentata al Commissariato di Polizia di Vittoria per denunciare un uomo, conosciuto sul il sito internet di incontri “Badoo” a gennaio di quest’anno con il quale, dopo alcune conversazioni avvenute via chat, si scambiavano i rispettivi numeri di telefono e iniziavano a messaggiare con “WhatsApp”. Dopo un paio di mesi l’uomo, che diceva di essere originario di Grammichele, ma successivamente, forse scordandosi di aver già rivelato il luogo d’origine, sosteneva di essere di Caltagirone, proponeva alla vittima la stipula di una polizza assicurativa poiché, sebbene la sua professione fosse quella di fisioterapista, per arrotondare i propri introiti svolgeva l’attività di consulente finanziario. La proposta consisteva nell’impegnare oggetti in oro per un periodo di tempo prestabilito, ottenendo in cambio, attraverso un calcolo della valutazione del valore dell’oro, un assegno mensile pari alla durata del contratto. La donna ritenendo la proposta allettante, accettava e nel corso di un incontro gli consegnava i propri gioielli in oro del peso complessivo di 110 grammi, ricevendo come attestazione della presa in carico dei preziosi, un foglio firmato dall’uomo dove erano indicati in dettaglio gli oggetti presi in pegno nonché il valore del rateo che doveva essere corrisposto il 3 di ogni mese a partire dal mese di maggio 2016, per la durata di sei mesi, da corrispondere tramite vaglia postale alla diretta interessata. L’uomo, tuttavia, dopo pochi giorni ricontattava la vittima riferendole che una delle collane date in pegno non era stata valutata come oro 18 carati e per potere raggiungere la cifra stabilita, doveva dargli qualche altro oggetto in oro. L’ignara vittima, continuando a fidarsi si incontrava nuovamente con l’amico e gli consegnava un orologio con la cassa in oro e zaffiri, ed un paio di orecchini in oro bianco, concordando di rivedersi a breve per l’aggiornamento del contratto. Dopo quest’ultimo incontro l’uomo assumeva un comportamento elusivo nei confronti della signora e da lì a poco si rendeva irreperibile. Solo allora, la vittima, che ha una invalidità psichica riconosciuta dell’80% dovuta ad una sindrome affettiva bipolare, che aveva rappresentato al suo amico sin dall’inizio del rapporto, si rendeva conto di essere stata truffata. Le indagini della Polizia di Vittoria si sono protratte diverse settimane, e sono riuscite a risalire dal numero di telefono al suo effettivo utilizzatore che risultava un uomo residente a Grammichele. Gli Agenti lo hanno individuato e hanno constatato che le fattezze fisiche corrispondevano a quelle fornite dalla vittima. Lo hanno quindi fotografato ed infine hanno posto la foto in visione alla giovane vittima che ha riconosciuto senza ombra di dubbio, l’autore della truffa. Si tratta di I. S.D. di 30 anni. E’ stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa per il reato di sostituzione di persona e truffa aggravata dall’avere approfittato delle condizioni di minorità fisica della vittima.