L'Associazione di Protezione Ambientale Fare Verde, attraverso l'operato dei propri volontari, in questi ultimi anni si è occupata della funzionalità dell'Impianto di pretrattamento delle acque reflue sito a Scoglitti. Lo sversamento di liquami in spiaggia verificatosi nei giorni scorsi (come ogni anno accade sia in estate che in inverno) di fatto impone una serena e profonda riflessione. Ci permettiamo di fare queste considerazioni ribadendo il nostro assoluto distacco da ogni forma di sterile strumentalizzazione politica che, secondo noi, allontana dal centrare la spinosa questione e risolvere un'annosa emergenza che interessa la Comunità cittadina tutta. In considerazione del fatto che passeranno ancora diversi anni prima che la nostra frazione marinara si potrà dotare di un vero e proprio sistema di Depurazione delle acque reflue e poiché indubbiamente, sono fatti che interessano la salvaguardia dell'Ambiente ed in questo caso specifico della Salute Pubblica, occorre trovare per il prossimo futuro, una soluzione temporanea ma efficace. Per inciso, senza forse, la soppressione del "troppo pieno" (che si attivava nei momenti di pioggia) avvenuta dal 2014 ha contribuito insieme ad altri fattori, a creare queste situazioni di estrema gravità (anche per questo il nostro Comune è stato commissariato nel 2015). Probabilmente, e ci rivolgiamo all'assessore Paolo Nicastro, si dovrebbe chiedere autorizzazione alle Autorità regionali, per ripristinare il "troppo pieno", ponendo in evidenza la estrema gravità della situazione ereditata ed evidenziando che l'acqua piovana, determina una diluizione del carico inquinante dei liquami, rientrando spesso nei parametri di accettabilità previsti dalla legge e quindi recapitabile direttamente al corpo idrico recettore (il nostro mare). Al contempo, per evitare il perpetrarsi di tali situazione, a nostro avviso bisognerà prevedere un apposito Capitolo di spesa per la realizzazione di "vasche di contenimento" ed un servizio di autoespurgo H24, con conseguente recapito dei fanghi prodotti presso l'impianto di depurazione di Vittoria. Suggerimenti che certamente i dirigenti del Settore Ecologia avranno già preso in considerazione, in un'ottica di progettualità strategica per affrontare al meglio le prossime estati. Purtroppo, al momento alla Riviera Lanterna rimane un ampio tratto di spiaggia microbiologicamente contaminata, che sappiamo essere stata giustamente transennata ed inibita alla pubblica fruizione. Ricordiamo infine il D.L. 152/06 che norma la materia ambientale e che indica dettagliatamente la prassi da seguire,in questi casi molto scrupolosa ed articolata, nonché condivisa con gli organi terzi deputati al controllo, Arpa ed ASP. Queste procedure volte alla salvaguardia della salute umana, passano dalla corretta determinazione dell'area interessata con carotaggi, analisi e dal regolare smaltimento di tutte le sabbie contaminate. Questo ci attendiamo, per la nostra Comunità , nel segno del vero cambiamento.