La redazione di Vittoriadaily trasmette il comunicato stampa del sindaco di Acate, Franco Raffo
“Sarà l’Ars a stabilire se l’emendamento Fazio già definito ‘ condono o sanatoria edilizia’ sia ammissibile o incostituzionale e dopo saranno i deputati a decidere se approvarlo o no ma è importante non avere un approccio ideologico alla problematica. Nessuno vuole una sanatoria, ma non si deve nemmeno pensare che l’approccio per salvaguardare l’ambiente sia demolire tutto”. Così diceva giorni or sono il Presidente Crocetta.
E aggiungeva: “E’ giusto salvaguardare l’ambiente ma bisogna farlo evitando altri disastri ambientali. Se si dovesse decidere di demolire tutto dovremmo portare in discarica milioni di tonnellate di cemento armato. Dobbiamo valutare costi e benefici. I piani dovrebbero farli i comuni. I sindaci devono fare la loro parte”.
Sante parole! Ma dove sono i Sindaci? Chi li ha informati e/o coinvolti? Chi mai ha chiesto pareri o relazioni sulle problematiche del proprio territorio, specialmente delle case al mare e sul problema dei 150 metri?
Silenzio assoluto, solo notizie raccolte sui giornali e pubblicate sottovoce.
Si, sottovoce . La solita mentalità siciliana di non assumersi responsabilità, di mandare al macello i pochi deputati sensibili e attenti alle esigenze dei Cittadini. Tranne, comparire dopo se la cosa va in porto.
Si abbia il coraggio di dire che il problema esiste e che demolire è in molti casi impossibile, non solo per i milioni di metri cubi di calcestruzzo da conferire non si sa dove, ma soprattutto perché si creerebbe un drammatico inquinamento e, inoltre, non ci sono i soldi per le demolizioni.
Una sanatoria ponderata, valutata caso per caso, con assunzione di responsabilità da parte delle Amministrazioni comunali e dei Consigli, poteva essere una buona occasione per porre fine ad un dramma che si protrae da troppi anni con tante difficoltà per i Cittadini e per i Comuni. Molte abitazioni abusive, soprattutto al mare, sono ad uso familiare e frutto di immensi sacrifici, non certo a scopo speculativo.
I Sindaci non possono essere i capri espiatori delle malefatte della politica e lasciati soli nelle mille traversie della vita amministrativa e sociale.
La proposta di salvaguardare l’ambiente e gli interessi dei cittadini con una sanatoria delle abitazioni abusive ponderata ed equilibrata poteva essere l’occasione buona per chiudere una vicenda che col passare degli anni è diventata un dramma. Ancora una volta l’Assemblea Siciliana è mancata all’appuntamento con la Storia e col Buon Senso.