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La Polizia di Stato cattura latitante dell’operazione antidroga “Medicina”.

redazione
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Era il fornitore dell’eroina che veniva poi venduta dai fratelli Biazzo e Ancona Generosa. È stato bloccato all’aeroporto di Roma Fiumicino mentre stava per fuggire. La Squadra Mobile di Ragusa in collaborazione con la Polizia di Frontiera dell’aeroporto lo hanno identificato e condotto in carcere. La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha catturato uno dei due latitanti dell’operazione “Medicina”, si chiama ABBES Taoufil nato in Tunisia il 09.04.1979, domiciliato a Ragusa ma di recentemente si era trasferito e Roma. A seguito dell’operazione che aveva condotto in carcere, in esecuzione dell’ordinanze di custodia cautelare emesse dal GIP presso il Tribunale di Ragusa, su richiesta del Sost. Proc. Dott.ssa Botti Valentina della Procura della Repubblica, i fratelli BIAZZO Giovanni nato a Ragusa il 01.06.1988 e BIAZZO Mirco nato a Ragusa il 06.04.1997 e la compagna di Giovanni ANCONA Generosa nata a Fasano il 17.05.1982, gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa non hanno mai interrotto le ricerche di Abbes. L’odierno arrestato era il soggetto più pericoloso da catturare; faceva da tramite tra i trafficanti palermitani e quelli della provincia iblea e proprio grazie all’arresto di un corriere suo connazionale avvenuto a Vittoria alla fermata degli autobus erano iniziate le indagini. In quell’occasione gli uomini della Squadra Mobile sapevano bene che i due erano complici, ma non poteva essere compromessa l’intera attività d’indagine, quindi veniva arrestato solo il suo compagno di viaggio che aveva oltre 100 grammi di eroina nel retto, contenuta in ovuli. Abbes aveva un modus operandi ben rodato, contattava alcuni connazionali e li istruiva su come poter fare i corrieri con la tecnica degli ovulatori, ovvero inserivano nel retto quanti più ovuli possibile; poi, giunti nella città di destinazione della droga, la vendevano agli spacciatori che a loro volta rifornivano i tossicodipendenti della provincia iblea. Il continuo via vai di Abbes in diverse città italiane è segno di un’ottima ramificazione sul territorio nazionale. Da attività investigative emergeva che il tunisino stava per recarsi in aeroporto a Roma Fiumicino, pertanto in collaborazione con la Polizia di Frontiera, specialità della Polizia di Stato, veniva pianificata la ricerca e cattura. Uomini in borghese si fingevano addetti dell’aeroporto e quando vi è stata la certezza dell’identità del ricercato, i poliziotti si qualificavano conducendo il fermato presso gli uffici della Polaria di Roma. Abbes, veniva quindi fotosegnalato dalla Polizia Scientifica e condotto in carcere a Roma, dove verrà interrogato nei prossimi giorni. La squadra Mobile di Ragusa continua le ricerche dell’ultimo latitante che potrebbe trovarsi all’estero già da diversi mesi.

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