Per molto tempo ormai nella città un’occasione di lavoro è stata usata come merce di scambio, dall’AMIU – ammortizzatore sociale, alle borse lavoro. Oltre quei due/tre mesi spesso ottenuti in maniera discutibile, per una ragazza o un giovane non c’è nulla. Crediamo urgente che la Città di Vittoria si doti di un sistema di politiche del lavoro. Occorre che il Comune si faccia promotore di una nuova stagione d’investimenti pubblici e privati: - Ritornare alla costruzione di servizi a sostegno dello sviluppo (turismo, agricoltura, attività marinare, artigianato); - Investire in servizi per la qualità della vita; - Rifondare, dopo il deserto dell’ultimo decennio politiche attive del lavoro (Orientamento, formazione, informagiovani); - Riaprire un sportello per l’ impresa giovanile e femminile. - Rifondare un welfare community che combatta le diseguaglianze e renda sostenibile socialmente lo sviluppo. Non sono proposte irrealizzabili, c’è stato un periodo nel quale il comune si è dotato di questi strumenti, nel quale vi erano politiche attive del lavoro, vi è stato un momento nel quale giovani partecipavano a concorsi d’idee per realizzare attività economiche su beni messi a disposizione dal Comune, dal Vescovado, ecc.. Con Aiello Sindaco e l’allora assessore Giuseppe Fiorellini c’erano questo clima e queste realizzazioni…proviamo a rifarlo?