Nella ricorrenza della Santa Pasqua, che segna per noi cristiani la Resurrezione di Cristo e la sconfitta della morte e del male, rivolgo un affettuoso pensiero a tutti i Cittadini, senza distinzione di credo, di lingua o di nazione. Oggi siamo tutti una cosa sola, una sola persona, un solo popolo sotto il manto del Cristo risorto. Oggi più di ieri, per i tragici fatti che stando provocando grande sconforto in tutta la Comunità europea. Anche nelle nostre case, per motivi diversi, si vivono giorni tristi: la crisi economica e sociale, l’agricoltura in ginocchio con migliaia di famiglie sul lastrico, l’aumento della disoccupazione e l’esercito di giovani disperati che lascia ogni anno la nostra terra e va all’Estero alla ricerca di migliori opportunità lavorative. E il futuro non lascia presagire tempi migliori. “Dovete stringere la cinghia”, ci dicono, ma non sanno che già abbiamo finito i “buchi”! Però, da Cristiani e Cittadini storicamente volitivi e forti, in questi giorni dobbiamo trarre linfa da quella Fede che ci viene dalle parole del Vangelo e, soprattutto, dall’esempio di Gesù, da 20 secoli punto di riferimento di credenti e non credenti e protagonista della costituzione di comunità, diventate nel tempo popoli, con un solo Credo e una sola identità. Questo convincimento ci deve spingere ad operare e vincere le avversità che la vita ci riserva. Con questo spirito rinnovo la mia vicinanza a tutti i Cittadini, nessuno escluso, e auguro una Serena Pasqua ai giovani pieni di speranza ma anche di sogni svaniti; agli anziani, che a volte sentono più forte in questi giorni il peso della solitudine; agli ammalati, che guardano al futuro con smarrimento; agli imprenditori e a tutti i lavoratori che, dopo inenarrabili fatiche, vedono andare in fumo sogni, speranze e dignità; agli alunni delle nostre Scuole, che nel quotidiano processo formativo costruiscono il loro e il nostro futuro; ai docenti e a tutti gli operatori della scuola, coprotagonisti della crescita culturale degli alunni e di tutta la comunità; agli impiegati comunali, ai lavoratori della ditta Busso e a tutti i fornitori che fra mille difficoltà ci aiutano a portare avanti la macchina amministrativa; ai consiglieri e agli assessori, protagonisti della vita politica e amministrativa, al nostro reverentissimo Parroco, don Giuseppe, esempio luminoso di dedizione al prossimo e autentico interprete del Magistero della Chiesa, a padre Bongiorno, a Padre Mario Cascone, orgoglio di Acate, che venerdi ci ha regalato una Lectio Magistralis di alto livello culturale e teologico; alle Forze del’Ordine, in particolare ai Carabinieri e al Sig. Comandante della Stazione di Acate, nobili esempi di attaccamento al dovere e ai valori etici che esaltano ogni comunità; al Presidente dell’Europa, Jean-Claude Juncker, che ci ha onorato di una risposta alla lettera di invito a venire ad Acate. A tutti, nel giorno della Resurrezione, l’Augurio fraterno di Gioia, Serenità e Salute.