Un caso inammissibile e sorprendibile che accada nel 2016. Un’intollerabile vicenda di omofobia avvenuto lo scorso gennaio a Comiso. Un uomo di Comiso in data 16.02.2016, ha denunciato F.I. un diciannovenne nato in provincia di Venezia, per ingiurie di chiara matrice omofoba e danneggiamento alla propria autovettura. L’ingiuriato ha dichiarato che lo scorso luglio ha preso un appartamento in affitto a Comiso, di proprietà di una donna, insieme al suo compagno ma a causa di momentanei problemi economici, è venuto meno nel pagamento della rata di affitto di gennaio, ritardo inaccettabile per la donna, madre di F I, la quale in data 18.01.2016 insieme al suo compagno si presentava alla porta dell’appartamento del denunciante, intimandogli il pagamento immediato o di lasciare l’abitazione. La vicenda assunse conseguenze pesanti quando il 22.01.2016, durante una visita alla vittima da parte di due amiche, quest’ultime si accorsero che in strada e di notte, senza essere al momento viste, il figlio della signora, l’odierno indagato, si fermava davanti la fiancata sinistra dell’autovettura del loro amico danneggiandola probabilmente con un oggetto appuntito e deturpandola con la scritta omofoba “PUPPO”. Scattate le indagini per verificare la veridicità delle informazioni sentendo le testimoni oculari. L’indagato F.I. è stato denunciato in stato di libertà con osservanza degli articoli 594 e 635 del c.p.