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Decontribuzione Sud, il Centro studi della Cna territoriale di Ragusa evidenzia, numeri alla mano, come l’abolizione di questa misura finirebbe con il penalizzare in maniera pesante le imprese dell’area iblea

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Il Centro studi della Cna territoriale di Ragusa evidenzia come, con l’abrogazione
della misura Decontribuzione Sud a favore delle imprese private che operano nel
Mezzogiorno, attraverso il comma 1 dell’art. 72 del Ddl di Bilancio 2025, saranno
numerose le aziende penalizzate anche nell’area iblea. Vale la pena di ricordare che
l’agevolazione consiste in un esonero parziale dei contributi sociali dovuti dai datori
di lavoro per i rapporti di lavoro esistenti.
Viene, cioè, fatto uno “sconto” pari al 30% fino al 31 dicembre 2025, che poi si
sarebbe gradualmente ridotto negli anni successivi (20% per il biennio 2026-2027 e
10% per il 2028-2029). “Dai dati estratti da reportaziende.it e poi elaborati dal nostro
Centro studi – spiegano il coordinatore Giorgio Stracquadanio con i componenti Vito
D’Antona e Gianfranco Motta – si evince come, in provincia di Ragusa, al 31 ottobre
2024, siano operative 37.319 imprese (il 19,51% sono attività artigianali). Gli addetti
complessivi di tutti i comparti - sempre al 31 ottobre - sono 93.067. Va considerato
come il 93,83% delle imprese di questa provincia siano microimprese, cioè attività
con un numero di dipendenti inferiore a 10. E’ pertanto evidente come la misura della
decontribuzione abbia, finora, agevolato significativamente questo tipo di attività
imprenditoriale”. Il Centro studi evidenzia che la stessa decontribuzione ha influito,
in modo rilevante, nell’abbassare il tasso di disoccupazione. “Appare chiaro –
affermano Stracquadanio, D’Antona e Motta – come l’abrogazione della
Decontribuzione Sud ricadrà quasi interamente sulle microimprese siciliane e in
particolare su quelle ragusane. In questo modo viene scompaginata la loro
pianificazione finanziaria, penalizzando duramente le numerose attività che avevano
strutturato i loro piani economici in base agli sgravi previsti”.

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