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Sicilia che piace: tradizioni e innovazioni per l'evento "Storie al Castello" ospitato al Donnafugata Farmusuem. Grande partecipazione di pubblico

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L’evento “Storie al Castello”, ospitato al Donnafugata Farmuseum nella corte del castello di Donnafugata e organizzato all’interno del bando 2024 “Sicilia che piace”- capitolo di bilancio 342525”, finanziato dalla Regione siciliana – assessorato per le Attività produttive, ha accolto un gran numero di partecipanti trasportandoli in un viaggio tra le tradizioni culturali e culinarie dell’entroterra ibleo. L’iniziativa, ideata da Festinalente, ha saputo coniugare folklore, storia e innovazione, offrendo al pubblico un’esperienza autentica e indimenticabile.

Un viaggio nei sapori e nelle tradizioni siciliane

Focus su alcune delle specialità gastronomiche siciliane. Le degustazioni hanno incluso ricotta calda, scacce ragusane, formaggio caciocavallo, il celebre Ragusano DOP e pane di casa abbinato all'olio Dop Monti Iblei, ingredienti che hanno permesso di riscoprire i sapori autentici della tradizione. Lo chef Lorenzo Ruta ha valorizzato i prodotti locali con una visione di ristorazione sostenibile, illustrata anche nel corso di un convegno sulla cultura alimentare siciliana.

Convegno sulla cultura alimentare: dalle botteghe alla grande distribuzione

L’evento ha ospitato un convegno dedicato all’evoluzione delle tradizioni culinarie siciliane, dalla produzione artigianale alla grande distribuzione, con un focus sulla cultura iblea. Moderato dal giornalista Enzo Scarso, l’incontro ha visto la partecipazione di esperti come il dott. Giovanni Pagano dell'Associazione Siciliana Consumatori Consapevoli, il dott. Salvatore Battaglia, presidente dell'Accademia delle Prefi e ancora Maria Chiara Brodo che ha parlato della panificazione con grani antichi. I relatori hanno discusso sull’importanza della consapevolezza alimentare e della valorizzazione dei prodotti locali, in un’ottica di rispetto e sostenibilità delle tradizioni.

Canti, racconti e burattini: uno spettacolo di folklore e tradizione

La parte artistica dell’evento ha portato al Farmuseum una vivace rappresentazione della cultura popolare siciliana. Il Sikelia Trio ha animato la giornata con canti e balli tipici, coinvolgendo i presenti in un clima di allegria e festa. Anche i più piccoli sono stati protagonisti, suonando tamburelli e partecipando a divertenti indovinelli insieme ai musicisti. Momenti di grande emozione sono stati regalati anche dalla presenza di un puparo di Caltagirone, che ha svelato i segreti dell’Opera dei Pupi e mostrato al pubblico come manovrare i pupi, suscitando grande interesse e curiosità. Tra gli interventi, il cantastorie Luciano Busacca, dell’associazione “Gli Ultimi Cantastorie”: il suo "cunto" ha affascinato il pubblico di ogni età. La giornata si è conclusa con la visita guidata al Farmuseum, dove i partecipanti hanno potuto osservare antichi strumenti agricoli, testimoni della vita rurale di un tempo. Per rendere l’esperienza accessibile anche ai siciliani lontani, l’evento ha un suo risvolto anche sui social media e sul sito Stradamangiando.it.

Conclusioni: tradizione e innovazione in armonia

“Storie al Castello” ha rappresentato un’occasione per riflettere sull’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio culturale siciliano, dimostrando come la tradizione possa convivere con la modernità. Grazie al sostegno della Regione siciliana e alla partecipazione di esperti e artisti locali, la giornata ha celebrato l’identità siciliana in tutte le sue forme, dal gusto alla narrazione, in un esempio perfetto di innovazione sostenibile al servizio della cultura.

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