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Ragusa: la Polizia di Stato esegue provvedimento di sequestro di prevenzione

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Su proposta del Questore della Provincia di Ragusa dr. Vincenzo Trombadore il
Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione - ha applicato una misura di
prevenzione patrimoniale nei confronti di una persona di origini straniere residente a
Vittoria.

I poliziotti della Questura di Ragusa hanno così dato esecuzione ad un decreto di
sequestro di beni per un valore complessivo di circa 400.00,00 euro.

Il destinatario della misura di prevenzione è un uomo di 39 anni giunto in Italia nei
primi anni 2000 che da subito ha dimostrato una spiccata e proclive attitudine al crimine
con la commissione di numerosi reati di grave allarme sociale che gli sono valsi
condanne per ricettazione, furto, porto abusivo di armi, caporalato e violazione delle
norme in materia della sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’esame della sua condotta antigiuridica aveva già determinato il Questore di Ragusa a
richiedere l’applicazione della misura di prevenzione personale della Sorveglianza
Speciale di Pubblica Sicurezza.
Il Tribunale di Catania, nel 2022, ritenendo sussistere gli elementi della pericolosità
sociale, accoglieva la proposta e pertanto la persona era già da quella data soggetto alle
prescrizioni limitative della libertà personale.

Recentemente il Questore di Ragusa, Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, ha
disposto che la Divisione Polizia Anticrimine procedesse agli accertamenti patrimoniali
sul conto del sorvegliato speciale.

Tali analisi hanno permesso di ricostruire ed attualizzare il profilo criminale della
persona ed è emerso che il proposto oltre le condanne è stato più volte denunciato per
reati caratterizzati da una marcata impronta lucrogenetica, quali in materia di
stupefacenti e contro il patrimonio, e quindi si sono concentrate sull’esame delle sue
posizioni economico - patrimoniali, unitamente a quelle del suo nucleo familiare.

Dopo le approfondite ricerche e valutazioni si è evidenziata una consistente
sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio allo stesso direttamente o
indirettamente riconducibile, tale da farlo ritenere di ingiustificata provenienza e
pertanto frutto di attività illecite.

L’attività della Polizia di Stato e della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di
Catania è stata caratterizzata inoltre dalla necessità di intervenire rapidamente, al fine di
impedire che il proposto potesse incamerare delle somme di denaro, quale indennità di
esproprio di beni per pubblica utilità da parte dell’A.N.A.S.

Oggetto del sequestro ai fini della successiva confisca è stato infatti un compendio
immobiliare costituito da una villa con annessa piscina, di recente costruzione, che
ricade in una zona interessata dai lavori della “variante alla strada statale S.S. 115”

L’intervento tempestivo ha così permesso di tutelare le finanze pubbliche in quanto l’
A.N.A.S. ha già versato una parte del valore dell’immobile presso la cassa depositi e
prestiti.
Tali somme non erano ancora entrate nella disponibilità del proposto in quanto da
quest’ultimo era stata fatta richiesta di un ulteriore indennizzo per il quale è in corso il
procedimento.
La misura applicata rientra nel novero dei poteri conferiti al Questore dal Codice
Antimafia nell’ambito delle misure di prevenzione destinate a prevenire ed arginare la
pericolosità sociale di determinate categorie di individui.

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