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Iblea Acque, stop al compenso dell’Amministratore. Mauro: ” Ora, la Corte dei Conti faccia pagare lo stipendio di tasca loro ai sindaci”

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“Alla luce della decisioni assunta dall’Assemblea della Iblea Acqua Spa , vale a dire di sospendere il compenso all’Amministratore unico Franco Poidomani e di rivolgersi ad un parere di un privato professionista esperto in materia, dopo le nostre ripetute azioni a tutela della legalità e della trasparenza degli atti adottati sulle spalle dei cittadini ragusani, mi rivolgerò alla Corte dei Conti chiedendo che siano i sindaci di tasca propria a pagare il compenso dell’Amministratore unico di Iblea Acque”.

 

Lo ha detto il consigliere comunale di Ragusa del gruppo Generazione, Gaetano Mauro che da mesi ha sollevato la questione. Nei giorni scorsi anche la Regione siciliana aveva stigmatizzato il comportamento dei sindaci della provincia di Ragusa: questi ultimi sono stati ammoniti per avere errato riguardo al fatto di avere nominato amministratore di Iblea Acque un dirigente in quiescenza e soprattutto di non poter erogare allo stesso un compenso per il lavoro svolto.

 

“Rispetto ai pareri della magistratura contabile- aggiunge Mauro-a cosa serve, mi chiedo,  il parere di un privato professionista? Forse solo a caricare di altre spese i cittadini ragusani?    

 

“Dobbiamo ritenere che le parole del sindaco di Ragusa erano solo menzogne. Aveva annunciato di richiedere un parere all’ Anac, aveva annunciato di avere chiesto agli uffici comunali e a dei professionisti un supporto giuridico. Adesso, un’altra novella.  Il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, chiarisca. Domani stesso presenterò un esposto per informare la Corte dei Conti, l’Anac e la Procura della Repubblica”.

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