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D.A.S.P.O. Tratti in arresto in flagranza di reato due giovani modicani di 22 e 25 anni

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In vista dell’incontro di calcio indicato disputatosi Domenica 3 Marzo a Modica, anche a seguito
del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura, si era poi tenuto in
Questura un apposito Tavolo tecnico con la partecipazione delle forze di polizia e dei rappresentanti
di entrambe le società, convocato dal Questore della Provincia di Ragusa, Autorità Provinciale di
Pubblica Sicurezza Dr. Vincenzo TROMBADORE. 

Alla gara in parola, infatti, acquisita la dovuta
documentazione preliminare, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza aveva assegnato il c.d. livello
2 di rischio, che comporta la facoltà di adottare restrizioni per garantire il sereno ed ordinato
svolgersi dell’evento sportivo, quali la prevendita obbligatoria entro le ore 19.00 del giorno
antecedente la gara per la tifoseria ospite, la nominatività dei tagliandi e la messa a disposizione di
un congruo numero di volontari al fine di coadiuvare le forze dell’ordine.
All’esito del Tavolo Tecnico, a seguito di mirate ed approfondite valutazioni, condivise fra tutte le
forze di polizia della provincia partecipanti, è stata adottata apposita ordinanza di servizio da parte
del Questore di Ragusa, volta a disciplinare i servizi di ordine pubblico, i cui punti nodali possono
individuarsi nelle fasi di aggancio, prefiltraggio in area sterile e scorta dei tifosi ospiti, nonché
specifici servizi di prevenzione con pattuglia in colori d’istituto, volti a monitorare le vie di ingresso
uscita della città nonché le strade di accesso allo stadio e limitrofe allo stesso.
Il Questore ha affidato la delicata direzione dei predetti e complessivi servizi al Dirigente del
Commissariato di P.S. di Modica Dr. Lorenzo CARIOLA, a disposizione del quale, oltre agli agenti
della Polizia di Stato, vi erano un congruo numeri di militari appartenenti all’Arma dei Carabinieri e
alla Guardia di Finanza, nonché reparti specializzati nella gestione di eventi di ordine pubblico allo
stadio.
Proprio nell’ambito di tali servizi preventivi di ordine pubblico la Polizia di Stato nella medesima
serata susseguente la fine della partita ha proceduto a trarre in arresto in flagranza di reato due
giovani modicani di 22 e 25 anni, già sottoposti a D.A.S.P.O., appartenenti alla tifoseria organizzata
locale.
Nello specifico i due sono stati arrestati per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere in
prossimità dello stadio e di vie destinate al transito di tifosi.
Il personale comandato di servizio in perlustrazione delle vie adiacenti allo stadio, durante lo
svolgimento della partita, notava i due soggetti a bordo di una utilitaria dirigersi dalla zona
antistante lo stadio Vincenzo Barone verso una via nella quale, poco dopo, sarebbero transitati i
tifosi gelesi una volta terminato l’incontro.
Al fine di evitare atti di intemperanza gli agenti del Commissariato procedevano al controllo della
vettura e al suo interno venivano rinvenuti una mazza, una bomba carta ed un coltello.

In considerazione di quanto trovato, della vicinanza allo stadio e comunque a vie di transito di tifosi
e visti i precedenti di polizia dei due, in base alla normativa di cui alla legge n. 401/1989, gli
operatori procedevano all’arresto in flagranza dei giovani, che venivano posti ai domiciliari.
Alla luce del quadro probatorio delineatosi, veniva disposto il giudizio per direttissima di entrambi
ed una volta convalidati gli arresti, i prevenuti venivano sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo
di presentazione alla p.g.
Giova precisare che il ventiduenne era stato destinatario del provvedimento di divieto di accesso
allo stadio in tempi recentissimi, a seguito segnatamente di denuncia subìta in occasione della
partita di andata a Gela, emanato dal Questore di Caltanissetta, mentre il 25enne, anch’egli già
ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica, era sottoposto al D.A.S.P.O. con
provvedimento emesso dal Questore di Messina.
L’attività investigativa proseguiva senza sosta nelle ore a seguire anche per quanto attiene le
condotte delittuose poste in essere dai supporters ospiti, presenti in circa 80 unità al Barone.
Gli agenti visionavano prontamente ed accuratamente le immagini delle telecamere della Polizia
Scientifica ed in sinergia con la stessa individuavano l’autore del lancio di grossi petardi in campo.
Un terzo giovane di 27 anni, veniva immortalato in vari frame mentre lanciava i petardi,
cercando peraltro di travisarsi il viso per rimanere ignoto. Gli agenti, tuttavia, avevano sin dal
prefiltraggio identificato tutti i tifosi ed erano quindi in possesso delle generalità di tutti,
riprendendo in più fasi i supporters, sin dal loro arrivo a Modica.
In tale contesto, sempre grazie alle immagini registrate, veniva colto in flagranza di reato una
quarta persona (ultras del Gela) mentre armeggiava con un fumogeno, cercando di nascondersi
dietro gli striscioni appesi alla rete di delimitazione; tali ultimi due soggetti, entro le 48 ore
successive alla partita di calcio, venivano tratti arresto in flagranza c.d. differita come da
normativa di contrasto alla violenza negli stadi.
In raccordo con l’Autorità Giudiziaria competente, il ragazzo ventisettenne veniva successivamente
rimesso in libertà in attesa di ulteriori accertamenti. Per l’altra persona fermata, veniva disposta
l’udienza di convalida e poi sottoposta all’obbligo di presentazione alla p.g.
Fattiva è stata la collaborazione fornita celermente dagli agenti del Commissariato di P.S. di Gela
sia per la identificazione dei rei che per la materiale esecuzione degli arresti di che trattasi.
Sono in corso ulteriori accertamenti da parte del Commissariato di Modica in quanto all’atto dei
controlli pregara ai tifosi del Gela venivano sequestrati oltre venti tubi in pvc, numerosi fumogeni e
petardi che gli stessi intendevano introdurre indebitamente allo stadio.

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