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Disservizi AST nei collegamenti. Gravi disagi per studenti e lavoratori pendolari. Invito ai sindaci dei territori interessati a mobilitarsi e appoggiare la protesta

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In queste ultime settimane già da subito dopo l’inizio del nuovo anno scolastico si sono
ripresentati i soliti problemi e gravi disagi per studenti e famiglie, dovuti alle inefficienze e
disservizi dell’AST azienda affidataria del servizio trasporto studenti. A subire i disagi, dovuti ai
ritardi o addirittura alle cancellazioni di corse, sono gli studenti di Acate, Comiso, Chiaramonte,
soprattutto per chi abita nelle frazioni di Pedalino e Roccazzo, Modica e dai comuni che in essa
confluiscono per trovare il collegamento con il comune capoluogo e cioè da Scicli, Pozzallo, Ispica.
A parte i ritardi succede pure che i pullman non arrivano, lasciando ragazzi e ragazze a casa senza
possibilità di andare ognuno nelle rispettive scuole di Ragusa e Modica. Il tutto ovviamente senza
alcun preavviso o comunicazione, con l’aggravante dell’assenza di informazioni in quanto i numeri
e le linee telefoniche dell’azienda squillano sempre a vuoto senza mai nessuna possibilità di
parlare con qualcuno per avere le informazioni dovute.
“Di fronte a questa situazione c’è il disagio per gli studenti, commentano Peppe Scifo Segretario
Generale CGIL Ragusa, Graziella Perticone Segretaria Generale FLC Cgil Ragusa e Filippo Scollo
Segretario Generale Filt Cgil Ragusa, che perdono giorni di scuola, e per le famiglie costrette ad
accompagnarli a scuola. Gli studenti coinvolti sono ragazze e ragazzi che hanno scelto di
intraprendere precisi percorsi di studi in scuole lontane dalle proprie località di residenza, e questo
già comporta disagi non indifferenti perché costretti a seguire orari e ritmi molto faticosi a
differenza di chi vive e studia nello stesso Comune di residenza.
Poiché non è possibile avere tutte gli Istituti e gli indirizzi scolastici in ogni Comune, almeno si
predispongano servizi di trasporti efficienti, scrivono in una nota Scifo, Perticone e Scollo
all’assessorato regionale alle Infrastrtture, a quello all’Istruzione, al Presidente dell’Ast, alla
direzione dell’AST ai sindaci di Acate, Comiso, Chiaramonte Gulfo, Ispica, Scicli, Pozzallo e
Modica e al Commissario del Libero Consorzio di Ragusa, perché in discussione c’è il diritto allo
studio che deve essere garantito a tutte e a tutti al di là della residenza, e deve essere garantita la
possibilità di scegliere i percorsi di formazione studio secondo le prospettive e i progetti di tutte e
tutti. L’essere residenti in province periferiche e in piccoli Comuni da sempre determina una

 

condizione peggiorativa per i giovani già a partire dalla frequentazione delle scuole superiori e
ancora di più per la frequentazione delle università. Insieme ai ritardi o alle soppressioni di corse
senza preavviso c’è anche il tema della qualità del servizio e della sicurezza vista la dotazione di
mezzi obsoleti, datati senza alcun comfort e spesso soggetti ad avarie durante il servizio. Vivere
nelle periferie, o frazioni non vuol dire essere cittadine e cittadini di serie B; affinché ai residenti
vengano riconosciuti stessi diritti e pari dignità occorre organizzare servizi di trasporto rivolti agli
studenti di qualità, efficienti e sicuri. I disagi causati dalla cattiva gestione del servizio da parte
dell’Ast compromettono il diritto allo studio, con ricadute economiche sulle famiglie che in
assenza del servizio dedicato agli studenti devono sborsare ulteriori soldi per pagare i biglietti
delle corse di linea o accompagnare direttamente i figli a scuola in Comuni lontano anche più di 40
Km. Inoltre queste ragazze e ragazzi per frequentare una normale giornata di scuola di 5 ore ne
devono impiegare 10 /12 in tutto per poi fare ritorno a casa e riprendere l’attività di studio avendo
a disposizione molto meno tempo rispetto a chi non è costretto a viaggiare.
Rispetto ad un contesto così precario, dove a pagarne le conseguenze sono spesso anche i
lavoratori che rappresentano l’unica interfaccia dell’azienda nei confronti dell’utenza, chiediamo
all’Ast di adoperarsi affinché questi disservizi possono essere superati attraverso la strutturazione
di collegamenti efficienti, puntuali, sicuri e con orari sostenibili per gli studenti e le loro famiglia.
Chiediamo al Governo Regionale di monitorare seriamente i servizi di trasporto ed esigere il
rispetto di servizi efficienti e di qualità con determinazione.
L’Ast che è di proprietà della regione Sicilia non può continuare con questa approssimativa
gestione dei servizi di mobilità e le inefficienze non riguardano solo gli studenti delle frazioni.
Stesse problematiche, sempre a causa di una cattiva gestione da parte di Ast riguardano le
studentesse e gli studenti che devono raggiungere le proprie istituzioni scolastiche a Modica e
Ispica. Servono azione decise e garanzie da parte delle Istituzioni a partire dalla Regione che deve
assumere impegni precisi verso i cittadini e le cittadine della provincia di Ragusa, da sempre
penalizzati per mobilità e trasporti.
Chiediamo ai Sindaci dei Comuni interessati di unirsi in questa battaglia affinché i ragazzi possono
continuare a scegliere e costruire il proprio futuro liberamente secondo le prospettive ed
aspirazioni di ognuno senza dover subire la penalizzazione di essere residenti in piccoli Comuni o
frazioni.”

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