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Serpi (SIM Carabinieri) – Carabinieri costantemente sotto stress: mancano 30.000 operatori di Polizia

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ROMA – “Parliamo di noi, la nostra realtà “quella che conosciamo molto ma molto bene”, ciò che
accade in tutta Italia in termini di sicurezza, a partire da Caivano per arrivare a Lampedusa, è sotto
gli occhi di tutti.” lo dichiara Antonio Serpi, Segretario Generale del SIM Carabinieri, primo
sindacato militare per costituzione e numero di iscritti - “colleghi stremati su tutti i fronti senza
riserve, sia sul fronte della criminalità che su quello umanitario, quando la nazione chiama il
carabiniere c’è. Oggi i media hanno mostrato immagini talmente eloquenti sulla crisi umanitaria che
ha luogo sull'isola della "speranza", che hanno fatto rabbrividire tutti i cittadini e non solo gli
abitanti di Lampedusa. Lo Stato intervenga subito! “- prosegue Serpi – “E' chiaro, lampante e
concreto il pericolo del punto di non ritorno quando la situazione sfugge di mano e, a far fronte a
tutto questo, ci sono sempre gli stessi: gli operatori di polizia, che con turni estenuanti, rischi sanitari
e salari da fame, che devono “mettere le pezze”.
Duro lo sfogo del Segretario Generale del SIM Carabinieri Antonio Serpi che non le manda a dire -
“Carabinieri senza tutele, messi alla berlina da uno Stato che di norme a tutela non ne vuole sapere,
dove artisti fenomeni ti possono insultare per nome e per conto del legittimo diritto di critica senza
che lor signori, a causa delle interpretazioni “fantastiche” di alcuni magistrati, paghino un soldo.
Organici carenti ed impegni pressanti ed in costantemente aumento non fanno altro che formare un
mix letale per i Carabinieri. Se si continua così e non si cambia registro la vediamo nera, ma nera
davvero, ecco perché Vi diciamo, cari colleghi, di tenere duro e di mantenere la "coesione" che ci ha
sempre contraddistinto, al fine di superare questo momento così triste per noi.“
“Purtroppo anche oggi dobbiamo registrare l’ennesimo gesto estremo di un collega “- aggiunge
Serpi – “Alfredo ha scelto di porre fine alla sua giovane vita, mentre era in servizio all’interno del
centro di accoglienza per migranti di Bresso (MI) e noi non ci capacitiamo di come e perché nessuno
ancora non si renda conto di quello che vive un carabiniere oggi, sempre meno ascoltato e sempre
meno compreso.”
Il SIM Carabinieri, consapevole che tutti sanno e tutti ignorano, avverte chi è deputato a decidere
per questo paese, che le Forze di Polizia sono giunte al limite e che ormai la misura è colma.” ha
concluso Serpi.

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