“Il capogruppo del Pd, Gaetano Scollo, manifesta preoccupanti amnesie e preoccupanti propensioni alle mezze verità, che, in politica, corrispondono ad altrettante bugie! Omette, tra l'altro, di riferire alla città la cosa più importante, ovvero il contenuto di ciò che si è deliberato. Noi, ancora, attendiamo che ci dica cosa è stato votato poiché, fino a questo momento, non lo abbiamo capito!”. E' quanto sostengono i consiglieri di opposizione in merito alla recente polemica originatasi sul Consiglio Comunale di giorno 14 gennaio. A tal proposito, i consiglieri di centrodestra attaccano: “Quello che Scollo non dice è che il Consiglio Comunale tenutosi giovedì scorso, era lo stesso che era stato convocato per il 9 novembre 2015 e che venne rinviato <>, dapprima per l'assenza dei consiglieri di centrosinistra e, dopo, l'indomani, esclusivamente per la loro incapacità di mettersi d'accordo sul punto! Nessuna lezione, dunque, da Scollo e dai consiglieri del Pd. Tanto meno, quando, scorrettamente, non ripropone i fatti nella loro interezza!”. “A questo punto, vogliamo ricordare al collega Scollo che, data l'incapacità della maggioranza della quale è capogruppo di approvare il punto sugli immobili abusivi, si rese indispensabile, ai primi di dicembre 2015, convocare una nuova conferenza dei capigruppo ( l'unico organo preposto alla individuazione delle date dei Consigli Comunali, tanto è vero che vi partecipano sia consiglieri di maggioranza che di opposizione) per raccordarsi circa la data e la regolare convocazione di un nuovo Consiglio Comunale sui medesimi temi!”. “Ciò che la maggioranza consiliare, in maniera subdola, non dice – continuano i consiglieri di Pdl e Comiso Vera – è che la conferenza capigruppo, all'unanimità, aveva stabilito di convocare il Consiglio sugli immobili abusivi per giorno 11 gennaio 2016 e non per il 13! E la convocazione per il Consiglio di giorno 11 era addirittura giunta, formalmente ed in tempo utile, a tutti i consiglieri comunali!”. “Solo qualche giorno prima della data regolarmente prevista, i consiglieri di opposizione venivano informati dello slittamento del Consiglio Comunale a giorno 13 gennaio. E tutto questo, scorrettamente, senza una regolare ri-convocazione della conferenza dei capigruppo, come, invece, sarebbe stato corretto fare. Quindi, da un lato, si concordano modi e tempi del Consiglio Comunale con le opposizioni. Dall'altro, unilateralmente, il Pd decide di venire meno a ciò che viene concordemente stabilito nelle sedi opportune!”. “Di cosa si lamentano, dunque, Scollo ed il Pd tutto se prima si raccordano con le opposizioni e, poi, senza consultarsi, modificano, spostano, slittano e gestiscono in base alle loro esclusive esigenze il Consiglio Comunale? Ci piacerebbe saperlo. Così come ci piacerebbe sapere come mai, in data 13 gennaio, anche i consiglieri di centrosinistra erano assenti, al punto da far slittare di altre ventiquattro ore il Consiglio Comunale?”. “Ma, soprattutto, dal capogruppo del Pd, il quale parla di <