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Misure di Prevenzione Personali. Provvedimenti emessi dal Questore di Ragusa nei confronti di alcuni soggetti.

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Nell’ambito dell’attività di competenza amministrativa del Questore di Ragusa, nelle
ultime settimane la Divisione Anticrimine della Questura ha notificato diversi
provvedimenti rientranti nelle misure di prevenzione, tra cui provvedimenti di Divieto
di ritorno, provvedimenti di Divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono competizioni
sportive e ammonimenti, diversi ammonimenti per stalking.
L’attività accertativa è stata svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura di
Ragusa a seguito delle indagini condotte dagli uffici operativi della provincia ovvero
della Polizia di Stato e dell’Arma Carabinieri che hanno consentito di raccogliere tutti
gli elementi utili per l’emissione dei provvedimenti di prevenzione da parte del
Questore. Nell’ambito della predetta attività un soggetto catanese, di anni 25, gravato
da svariati precedenti di polizia in materia di reati contro la persona, il patrimonio ed
altri ancora, già gravato da un precedente divieto di ritorno in altra provincia, è stato
destinatario del provvedimento di Divieto di Ritorno nel comune Ragusa, per anni tre,
poiché fermato e controllato da pattuglie in servizio di controllo del territorio, senza
fornire valide giustificazione sulla sua presenza nel territorio ibleo.
Inoltre, il Questore di Ragusa ha emesso un provvedimenti D.A.S.P.O. nei confronti di
un soggetto che in occasione di un incontro di calcio disputatosi a Ragusa, alla fine di
gennaio ha lanciato un petardo che esplodeva all’interno della tribuna destinata alla
tifoseria locale durante la partita, creando pericolo per le persone. Al termine
dell’istruttoria procedimentale, sviluppata dal personale della Digos e della Divisione
Anticrimine di Ragusa, il Questore di Ragusa ha emesso a carico del soggetto il
provvedimento di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni
sportive per la durata di anni uno. Altresì, è stato emesso un ammonimento per
violenza domestica, grazie all’attività del personale della Polizia di Stato che coglieva
per tempo gli elementi indicatori di atti di violenza non episodica in ambito infra
familiare, che hanno portato, dopo una delicata istruttoria all’emissione dei
provvedimenti a tutela della fidanzata, vittima di condotte violente.

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