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"Riaprire a traffico Largo Cavour? Inammissibile, resa a balordi. Pronti a referendum" - Dichiarazioni dell'avv. Pietro Gurrieri sull'ipotesi di apertura al traffico veicolare del "largo Cavour" a Vittoria

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Sull'ipotesi, ventilata negli ultimi giorni, di apertura al traffico veicolare di corso Cavour prospiciente l'istituto comprensivo "Giovanni XIII", Interviene Pietro Gurrieri, giornalista ed avvocato, già candidato sindaco a vitoria per il Movimento 5 Stelle. Si riporta il suo intervento: "C'è la guerra e l'umanità rischia l'estinzione, ma, come tutti, ho il dovere di occuparmi anche della mia Città. Dico, allora, che considero un errore l'apertura al traffico veicolare di Largo Cavour. Un errore perchè è una delle pochissime zone pedonali e alberate di una Città che è un mix tra jungla d'asfalto e pista motoristica; perchè lì c'è una grande e storica Scuola con ciò che ne consegue in termini di sicurezza; perchè, soprattutto, questa misura, piaccia o no, è una resa al crimine, ai disturbatori seriali, ai distruttori dei beni comuni. Io avrei fatto di Largo Cavour un museo all'aperto, lo avevamo scritto nel programma. Una Galleria a costo zero, che avrebbe attratto visitatori, restituito sicurezza, aiutato non poco le attività insistenti in zona, rivalutato anche le proprietà immobiliari. Se chi amministra deciderà di riaprire questo tratto al traffico non solo dimostrerà incapacità nell'individuare soluzioni e nel concepire il territorio in chiave di sostenibilità ambientale e di modernità, ma si renderà responsabile di una tra le misure più impopolari e arcaiche degli ultimi decenni, rispetto alla quale proporrò di indire un referendum popolare, consentito dallo Statuto del Comune, per dar modo ai Vittoriesi di cancellare una decisione inaccettabile. Capisco la Confcommercio, stretta tra le pressioni di chi, giustamente, invoca più sicurezza e l'assoluta assenza di soluzioni alternative da parte di chi amministra, che però è tenuto a dare risposte serie e di prospettiva anche a quella categoria. Risposte di cui, al momento - e purtroppo non si tratta, e lo dico con dispiacere, di un caso isolato - non esiste neppure l'ombra".

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