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Riforma del commercio, la commissione Attività produttive all'Ars esamina il disegno di legge. Il presidente on. Ragusa: "Portiamo avanti un percorso comune"

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Un nuovo disegno di legge di riforma del commercio, dopo oltre vent’anni dalle ultime sostanziali modifiche effettuate, per venire incontro alle esigenze del comparto. E’ il senso del lavoro portato avanti dalla III commissione Attività produttive all’Ars che, alla presenza dell’assessore regionale al ramo, Mimmo Turano, ha incontrato, in videoconferenza, i rappresentanti delle associazioni di categoria operanti sul territorio regionale. L'ultimo intervento legislativo in materia di commercio, la legge regionale n. 28 del 1999, è ormai sorpassato dai tempi. “Per questo motivo, cercando di contemperare le esigenze di tutti gli attori interessati che abbiamo fatto sedere attorno allo stesso tavolo – afferma il presidente della commissione, l’on. Orazio Ragusa – stiamo esaminando con la massima attenzione le varie parti di una norma che il Governo Musumeci intende portare a Sala d'Ercole, un disegno di legge che, coniugando tutela del commercio locale e sviluppo occupazionale, punta ad avere come obiettivo la massima semplificazione amministrativa. Abbiamo messo assieme, com’era giusto che fosse, proposte e sensibilità diverse, ascoltando le esigenze che arrivano direttamente dagli addetti ai lavori. Si vuole compiere un passo importante in avanti, ma lo si vuole fare coinvolgendo in maniera concreta chi, in questo campo, si spende ogni giorno”. Sburocratizzazione, pianificazione commerciale in ambito comunale e regionale, commercio online, mercato del chilometro zero, riorganizzazione dei mercati rionali storici, programmazione di vendite promozionali e saldi, esigenze della piccola e grande distribuzione, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro sono alcuni dei grandi temi segnalati dalle associazioni di categoria che saranno affrontati nel ddl messo a punto. “Fondamentale – afferma ancora l’on. Ragusa – incontrare i rappresentanti del mondo del commercio per comprendere quali possono essere le variazioni utili a intervenire in un settore dove i cambiamenti e le evoluzioni sono ormai velocissimi. Un aspetto che è stato messo a punto con grande attenzione ha a che vedere con il capitolo semplificazioni. Previsto il rafforzamento del percorso già avviato di modulistica unica; per quanto riguarda le attività commerciali su aree private, gli esercizi di vicinato saranno attivabili con la Scia, mentre le medie strutture di vendita avranno bisogno di un'autorizzazione, nel rispetto delle previsioni del Piano comunale di urbanistica commerciale. Nel disegno di legge si affronta anche il tema scottante delle giornate e degli orari di lavoro”.

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