Mercato ortofrutticolo, aeroporto di Comiso, autoporto di Vittoria: all’interno di questo triangolo infrastrutturale dovrebbe muoversi e proliferare l’intera economia del nostro territorio. Invece, purtroppo, questo asse è bloccato, a causa del mancato completamento e del conseguente abbandono dell’autoporto, che appare come una incompiuta vergognosa.
Non si capisce chi lo voglia fermo al palo e perché, ma di certo la politica regionale si è totalmente disinteressata di questa fondamentale struttura. Nessuno vi entra da anni, e le discariche lungo tutta la strada che conduce ad essa e che culminano nei cespugli davanti ai cancelli sono il sinonimo di un degrado totale, quando ormai mancava davvero poco per l’apertura.
Tra l’altro, al suo interno dovrebbe avere una base anche la protezione civile, invece la zona è deserta. La politica locale ha fatto il suo, sotto l’amministrazione Nicosia è stato sbloccato l’iter e sono stati avviati e ultimati i lavori, ma, quando mancavano solo gli ultimi dettagli, la politica regionale ha chiuso gli occhi e buttato via i soldi dei cittadini. Il dettaglio che forse sfugge è che quando l’autoporto di Vittoria entrerà in funzione tutti ne trarranno vantaggi e benefici, non solo il territorio vittoriese. Se un indotto parte e funziona, l’economia gira per tutti.
Per questo, il prossimo Sindaco che arriverà a Palazzo Iacono dovrà fare due cose: o rimettere in moto l’iter per inaugurare la struttura e metterla realmente nelle condizioni di funzionare al 100%, oppure interfacciarsi con Palermo e con i politici regionali che hanno dimenticato Vittoria (ma oggi vengono a fare passerella) e chiedere di sapere a questa struttura che fine le si voglia far fare. Meglio una risposta negativa ma sincera, che le continue bugie degli ultimi anni.